Progetto uso sostenibile delle acque Da Miur 22 milioni al Cnr di Monza

Ventidue milioni di euro dal Miur (Ministero Università e Ricerca) il finanziamento che si è aggiudicato il progetto del Cnr Irsa, Istituto di ricerca sulle acque, di Monza Brugherio. Gli obiettivi: dal monitoraggio domestico degli usi potabili per controlli di qualità più economici a quello degli acquedotti per contenere sprechi o perdite.
Il Cnr di Monza Brugherio si è aggiudicato il progetto per un’acqua migliore.
Il Cnr di Monza Brugherio si è aggiudicato il progetto per un’acqua migliore.

Ventidue milioni di euro dal Miur (Ministero Università e Ricerca). A tanto ammonta il finanziamento che si è aggiudicato il progetto, presentato nell’ambito del bando governativo sulle Smart Cities, da Cnr Irsa, Istituto di ricerca sulle acque, di Monza Brugherio, uno dei tre poli Irsa dove si concentra la ricerca nazionale sulle acque (gli altri sono a Roma e a Bari) del Consiglio nazionale per le ricerche, che occupa 40 tra ricercatori e tecnici.

Nove gli obiettivi di ricerca e sviluppo del progetto SWaRM, Smart Water Resource Mangement Networks, che in 30 mesi (durata dell’iniziativa) dovranno tradursi in prodotti e tecnologie realizzabili dalle aziende e commerciabili sul mercato nell’ambito dell’uso efficiente e sostenibile dell’acqua: dal monitoraggio domestico degli usi potabili per controlli di qualità più economici, a quello degli acquedotti per contenere sprechi o perdite grazie a sistemi di controllo più tempestivi e puntuali. Tra gli obiettivi di ricerca anche gli interessanti e possibili usi termici delle acque di scarico provenienti dalle abitazioni, di cui la ricerca cercherà di capire come conservarne il calore per contribuire ad alimentare impianti di riscaldamento.

Sperimentazioni saranno condotte anche per individuare migliori sistemi di allerta delle piene e delle secche dei fiumi. Le sperimentazioni su depurazione, controllo scarichi e monitoraggio fiumi saranno condotte sul Lambro. Il progetto SWaRM – Net vede la partnerschip di 13 soggetti, tra cui Metropolitana Milanese, Politecnico di Milano, Università Milano Bicocca, Telecom Italia, Degremont, Brianzacque. Tra gli enti pubblici figurano tra gli altri il Comune di Monza, il Comune di Milano, Regione Lombardia, Regione Puglia. Il Comune di Monza ha condiviso sin dall’inizio l’idea del Cnr e contribuito a coinvolgere i partner pubblici e privati nell’iniziativa.

Le risorse finanziate dal Miur (il Cnr sarà il soggetto attuatore) saranno destinate per il 20% alla ricerca e per l’80% alle aziende per lo sviluppo e per l’introduzione sul mercato di prodotti e tecnologie. I finanziamenti saranno in piccola parte a fondo perduto e in gran parte da restituire in dieci anni al tasso dello 0,5%. Al bando del ministero hanno partecipato 150 soggetti. Al termine della selezione ne sono stati finanziati 32. Quello del Cnr è risultato il primo nel settore delle risorse idriche e giudicato “eccellente” in ogni sua parte – anche in quella di fattibilità industriale – dalla commissione di valutazione del ministero.

«Abbiamo aderito da subito alla proposta del Cnr – ha detto oggi il sindaco di Monza Roberto Scanagatti – contribuendo a coinvolgere gli altri soggetti. Anche in questo caso il lavoro di squadra tra pubblico e privato è stato determinante. E dovrà esserlo sempre più in futuro perché solo così potremo cogliere ulteriori opportunità di finanziamento nazionali ed europee. Il risultato importante è anche frutto del rapporto che abbiamo attivato con la società di Expo 2015, che ha sostenuto con noi questa iniziativa. Come Comune sarà nostro compito promuovere sul territorio, per quel che ci compete, le innovazioni che emergeranno dal progetto».