Ospedale San Gerardo di Monza: 2020 da record per la chirurgia della mano, dieci giorni fa salvato un braccio a un giovane valtellinese

Dieci giorni fa è stato reimpiantato un braccio a un giovane valtellinese amputato in incidente sul lavoro. Ma il 2020 è stato un anno dei record all’ospedale San Gerardo di Monza per la chirurgia plastica della mano con circa quattrocento interventi urgenti eseguiti.
MONZA OSPEDALE SAN GERARDO MASSIMO DEL BENE
MONZA OSPEDALE SAN GERARDO MASSIMO DEL BENE FABRIZIO RADAELLI

L’ospedale San Gerardo di Monza ricorderà il 2020 non solo come l’anno dello scoppio della pandemia ma anche come quello dei record per la chirurgia plastica della mano con circa quattrocento interventi urgenti eseguiti. Se durante il primo lockdown, nei mesi di marzo e aprile dell’anno scorso, gli infortuni lavorativi, come era prevedibile, sono molto diminuiti, al contrario gli infortuni domestici , a causa della forzata permanenza in casa, sono aumentati.


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A rendersene conto per primi sono stati i medici e gli infermieri del Centro di secondo livello per le urgenze della mano e dell’arto superiore del reparto di Chirurgia plastica e chirurgia della mano del nosocomio monzese che hanno trattato chirurgicamente circa quattrocento casi urgenti.


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Dati alla mano, è il caso di dirlo, la stessa Unità operativa ha registrato un aumento delle urgenze dal 2015 al 2020 di circa il 90%.
Malgrado la “rivoluzione” all’interno dell’ospedale, che ha dovuto utilizzare molti posti letto per i malati Covid, tutte le urgenze sono state trattate nei tempi previsti. E non mancano casi recenti: nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 marzo è stato effettuato, grazie ad un team multidisciplinare, un reimpianto di arto superiore sinistro in un ragazzo di 21 anni, che per un incidente lavorativo aveva subito l’amputazione dell’arto. Il giovane paziente è stato trasferito al San Gerardo con l’elisoccorso da Talamona, in Valtellina. L’intervento è durato circa sei ore e a distanza ormai di dieci giorni l’arto reimpiantato è perfettamente vascolarizzato. Il giovane dovrà seguire un programma di riabilitazione alla dimissione dall’ospedale.


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La scelta di individuare dei Centri di secondo livello in Lombardia per le urgenze della mano e dell’arto superiore, che siano in grado di trattare qualsiasi tipo di urgenza, anche le più complesse, come le amputazioni degli arti, ha dato nel corso degli anni ottimi risultati.

Il Centro dell’Ospedale San Gerardo, oltre alle urgenze, è in grado di effettuare anche trapianti di mani e di arti da donatore. Esattamente cinque mesi fa si è consolidata un’eccellente riuscita: il raggiungimento dei dieci anni del trapianto bilaterale delle mani in una paziente, con un’ ottima funzionalità delle stesse, e la terapia anti rigetto sotto la soglia terapeutica grazie all’uso delle cellule staminali autologhe prelevate dalla stessa persona.

“Si tratta di tecniche microchirurgiche ricostruttive quotidianamente utilizzate nelle urgenze che risultano fondamentali quando sia necessario ripristinare arterie o vene lesionate dal trauma”, ha sottolineato il dottor Massimo Del Bene, direttore dell’Unità operativa .

Soddisfatto il direttore Generale della Asst Monza Mario Alparone che ha commentato: “È molto importante preservare le capacità di un Ospedale Hub come il San Gerardo proprio per poter continuare a garantire l’assistenza in casi di urgenza anche in piena emergenza Covid e questo dipende dalla possibilità di mettere in rete gli ospedali per la gestione di pazienti Covid. Casi complessi come quello di reimpianto di un arto, mettono in luce l’importanza di un Trauma center come il nostro e la capacità di fare squadra di ortopedici, chirurghi della mano e anestesisti e personale infermieristico specializzato”.