Ospedale di Desio all’avanguardia per il neuromonitoraggio che evita le paralisi negli interventi alla tiroide

Numeri da record presso la struttura di Otorinolaringoiatria, diretta da Umberto Milanesi dove negli ultimi 5 anni sono stati eseguiti 500 interventi chirurgici dei distretti testa e collo. Decisivo il supporto di una tecnologia innovativa e all’avanguardia.
Una sala operatoria
Una sala operatoria

Importanti risultati per il reparto di Otorinolaringoiatra e per la cura delle malattie rare. Negli ultimi 5 anni, all’ospedale di Desio, numeri da record presso la struttura di Otorinolaringoiatria, diretta da Umberto Milanesi dove sono stati eseguiti 500 interventi chirurgici dei distretti testa e collo. Decisivo in questo ambito il supporto di una tecnologia innovativa e all’avanguardia.

«Quando si interviene chirurgicamente in prossimità dei nervi cranici – ha spiegato il primario- la loro manipolazione o il loro spostamento, anche se lasciati integri anatomicamente alla fine dell’intervento, non è sempre garanzia di preservazione della loro funzione. Con la tecnologia del Neuromonitoraggio Intraoperatorio (IONM) si può, invece, conoscere in tempo reale lo stato di funzionalità dei nervi coinvolti, garantendo al paziente il massimo della sicurezza, in termini di ripresa di una corretta funzione alla fine della procedura chirurgica».

L’utilizzo con regolarità di questa metodica ha consentito alla struttura di Desio di diventare centro di riferimento per tutta la Brianza. L’importanza del neuromonitoraggio è oltremodo evidente nella chirurgia della tiroide «in quanto – ha raccontato Milanesi – durante la tiroidectomia totale sono a rischio entrambi i nervi laringei responsabili della motilità delle corde vocali. Con questa metodica si riduce allo 0,2 % la possibilità di una paralisi permanente monolaterale e sicuramente vicino allo 0 assoluto l’evenienza della grave e temuta complicanza della paralisi bilaterale (che porterebbe il paziente ad una inevitabile tracheotomia postoperatoria). Il chirurgo infatti quando si accorge della sofferenza di uno dei due nervi laringei può mettere in atto tutte le accortezze intraoperatorie per evitare un danno».

Dal 2015 ad oggi sono stati 386 gli interventi di tiroidectomia totale con neuromonitoraggio Intraoperatorio: tuttavia, anche in altre tipologie di intervento laringoiatrico il supporto della metodica è stato particolarmente significativo. L’esperienza notevole maturata dalla struttura dell’Ospedale di Desio ha permesso di organizzare negli anni corsi e congressi di divulgazione tecnica della metodologia. Inoltre molte società scientifiche internazionali come la German Association of Endocrine Surgeons, la British Thyroid Association, l’American Head and Neck Society e l’American Thyroid Association raccomandano fortemente inoltre l’utilizzo della metodica di controllo intraoperatorio della funzionalità dei nervi.

Recentemente l’Ospedale di Desio è entrato a far parte della Rete regionale per le Malattie Rare. È stata riconosciuta al nosocomio, infatti, una documentata esperienza in attività diagnostica e terapeutica specifica e una idonea dotazione di strutture e servizi per 5 patologie neurologiche: Sindromi Miasteniche, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Sclerosi Laterale Primaria, Paralisi Sovranucleare Progressiva, Atrofia Multisistemica.

In base ai dati coordinati dal Registro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in Italia si stimano 20 casi di malattie rare ogni 10.000 abitanti e ogni anno sono circa 19.000 i nuovi casi segnalati dalle oltre 200 strutture sanitarie diffuse in tutta la penisola. Il 20% delle patologie coinvolge soggetti in età pediatrica (di età inferiore ai 14 anni). Per i pazienti in età adulta, le malattie rare più frequenti appartengono alle patologie del sistema nervoso e degli organi di senso (29%). Il numero di malattie rare conosciute e diagnosticate oscilla tra le 7.000 e le 8.000, ma è una cifra che cresce con l’avanzare della scienza e, in particolare, con i progressi della ricerca genetica. Stiamo dunque parlando non di pochi malati, ma di milioni di persone in Italia e addirittura decine di milioni in tutta Europa.