Guido Fanelli non è più un medico dell’Asst di Vimercate, che ha preso atto e accolto le dimissioni presentate a metà settimana. Lo fa sapere l’azienda sanitaria in una nota. Il professionista aveva in essere, dal luglio del 2018 e per la durata di un anno, un contratto libero professionale per prestazioni nell’ambito delle cure palliative.
Fanelli, residente a Correzzana, dirigente medico e professore universitario a Parma (attualmente sospeso dall’incarico), era stato arrestato nel maggio 2017 a Parma in una maxi inchiesta del Nas che aveva portato all’emissione di 19 misure cautelari, oltre 50 perquisizioni e 75 indagati. L’accusa: di aver messo in piedi, secondo la Procura di Parma, un sistema di corruzione nel settore della terapia del dolore. Su richiesta della Procura della Repubblica, al medico erano stati confiscato nel gennaio 2018 oltre 1,7 milioni di euro considerati, secondo gli inquirenti, provento di corruzione e peculato.
È l’“Operazione Pasimafi”, dal nome di una barca a disposizione della famiglia di Fanelli, principale indagato.
“L’Asst comunica altresì – continua la nota dell’azienda di Vimercate – che proprio il 22 gennaio, le è stato notificato da parte della Procura del Tribunale di Parma, un provvedimento di rinvio a giudizio che interessa il professionista appena dimessosi per vicende che non coinvolgono gli ospedali dell’Asst”.