Nova Milanese, spari contro un bar Zona San Giuseppe, torna la paura

Una sventagliata di colpi di pistola contro la vetrina del bar di via Silvio Pellico riporta all’improvviso questo locale al confine con Muggiò al centro della cronaca nera della Brianza.
I colpi di pistola sui muri del bar Carraro.
I colpi di pistola sui muri del bar Carraro.

Una sventagliata di colpi di pistola contro la vetrina del bar di via Silvio Pellico riporta all’improvviso questo locale al confine con Muggiò al centro della cronaca nera della Brianza. Dopo l’ultima chiusura in ordine di tempo per effetto della retata anti-droga dell’aprile scorso. Dalla riapertura del Bar Carraro, questo è il primo caso eclatante che vede coinvolto quello stesso esercizio della Zona San Giuseppe.

La mano anonima che ha premuto il grilletto una decina di volte è entrata in azione nella notte tra martedì e mercoledì, attorno a mezzanotte e mezza. I colpi sono stati esplosi in rapida sequenza quando il bar era già chiuso e l’autore (o gli autori) del gesto hanno immediatamente fatto perdere le loro tracce. Lasciando ai proprietari il compito di avvertire le forze dell’ordine.

I gestori, che vivono in un appartamento sopra il bar, hanno sentito una serie di scoppi come di petardo che li hanno svegliati in piena notte. I proiettili hanno perforato le saracinesche abbassate sul lato di via Pellico e via Villa, danneggiando entrambe le vetrate. Altri colpi hanno raggiunto l’asfalto e si sono conficcati nei muri. I carabinieri sono immediatamente accorsi sul posto e hanno preso le testimonianze del caso.

Il giorno dopo i gestori del Bar Carraro hanno sporto denuncia contro ignoti, anche perché non è stato possibile per loro vedere gli autori dell’attentato. Quando, ripresisi dallo shock si sono affacciati alla finestra, i balordi erano già scappati. Non si sa nemmeno se fossero arrivati in via Pellico su auto o moto.

Impossibile ipotizzare chi possa avere voluto così male alla famiglia che da anni gestisce il locale, da scaricare la propria rabbia (o il proprio avvertimento) contro le vetrate del bar. L’unica cosa naturale, per residenti della zona e clienti, è stato riandare con la mente all’inizio di aprile 2013, quando il 40enne gestore del locale finì in manette per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine era partita un mese prima quando un giovane era stato fermato nei pressi del bar con alcune dosi di cocaina. Dopo settimane di appostamenti, i carabinieri di Muggiò e Desio avevano accertato che anche i gestori del locale erano coinvolti nella losca attività. Andando ancora più indietro nel tempo, altri arresti c’erano stati nel 2005.