MoVe di Lissone: da opera di design a monumento delle polemiche

MoVe di Lissone: l'installazione artistica di design sorta nel 2014 è preda di vandali e incuria ed è al centro delle polemiche in campagna elettorale.
MoVe di Lissone

MoVe di Lissone: l’installazione artistica è preda di vandali e incuria. Sorto nel 2014 tra le critiche politiche, in piena campagna elettorale diventa oggetto di polemica. Il progetto di design denominato Monumento Verticale di Lissone è frutto di un bando aperto dal Comune di Lissone per la realizzazione di “una installazione/opera d’arte che qualifichi e renda “narrativa” una porzione urbana”.

MoVe di Lissone: una “L” all’ingresso della città

A prendersi carico di quest’opera d’arte urbana fu lo studio ArcheM. Nel 2014 ha così visto la luce un totem in legno a forma di “L”, con un chiaro rimando alla “L” di Lissone, che – negli intenti dei progettisti – «si propone come uno spazio versatile e multifunzione, un luogo da “vivere” alle porte della città».

MoVe di Lissone: 12 metri, oggi rifiuti e parti danneggiate

Con i suoi 12 metri di altezza, il MoVe nei primi anni è diventato infatti spazio espositivo (fu ad esempio celebrata la Coppa Agostoni di ciclismo, si fecero rappresentazioni musicali e incontri per studenti..). Col tempo, però, la creazione artistica non è riuscita a mantenere fede agli obiettivi aggregativi, socializzanti e culturalmente attivi. E oggi, all’interno dell’installazione ci sono rifiuti, elementi in legno e parti elettriche danneggiati. Immagini che rimbalzano sui social network, postate da candidati in lista. “Per Lissone Oggi”, che fa parte della coalizione di centrodestra, parla di “sicurezza e manutenzione cosa sconosciuta”.

MoVe di Lissone, il vicesindaco: «Negli ultimi due anni la pandemia ha imposto altre priorità»

«Sarà messo a posto, gli uffici sono già stati raggiunti dalle segnalazioni e contiamo di farlo valorizzare riprendendo quei discorsi iniziati e poi terminati – replica il vice sindaco di Lissone, Marino Navaeffettivamente in questo momento non è in buono stato, ma negli ultimi due anni la pandemia ci ha dirottato su altre priorità. Non si può continuamente, guardando un dettaglio, richiamare la gente al voto: se vogliamo parlare di cose serie allora dobbiamo guardare sì a questi errori di percorso, ma anche a tutto il resto: di fianco c’è il Palazzo del Mobile e l’azione dell’amministrazione comunale si riverbera nell’avere un centro che sarà biglietto da visita della città».