Monza, Villa reale chiusa per Luxottica e poi (forse) solo part time: intanto la Triennale ha traslocato

Il Consorzio Villa reale e parco ha deciso di firmare l’accordo con il gruppo internazionale Luxottica: a novembre accesso vietato all’edificio. Per il sindaco Allevi è una grande occasione di visibilità. Ma non è tutto: il futuro della Reggia potrebbe essere part time. Intanto è finito il trasloco della Triennale.
Monza Villa Reale Visite Umberto e Margherita
Monza Villa Reale Visite Umberto e Margherita Fabrizio Radaelli

La firma per Luxottica alla Villa reale c’è: il complesso di Piermarini chiuderà al pubblico per un mese circa a novembre e sarà affidato al gruppo mondiale degli occhiali per la presentazione dei nuovi prodotti del 2019 ai clienti internazionali.

Lo aveva fatto la reggia di Venaria lo scorso anno, lo fa Monza nel 2018. E tutto questo il presidente del Consorzio Villa reale e parco, Dario Allevi, lo vuole leggere in positivo. «Ora stiamo aspettando una risposta dal gruppo per fare una presentazione alla cittadinanza e spiegare chiaramente le ragioni di questa scelta – ha detto – Ma detto questo io ho portato la questione nel consiglio di gestione della reggia e l’accordo è stato unanime, sul via libera: dobbiamo guardare all’evento come una grande occasione di visibilità internazionale della città e della reggia» con centinaia di visitatori da tutto il mondo, come è successo a Venaria.

«Senza dimenticare l’indotto per il territorio, così come è accaduto in anni recenti con altri eventi internazionali».
Confermati i vantaggi economici per il pubblico: al Consorzio vanno 14mila euro e altri 11 mila per una porzione di giardini reali. «Molto più degli incassi garantiti nel mese più debole per il numero di visitatori alla reggia, così come abbiamo verificato confrontando i dati degli ultimi anni e in particolare del 2017. Ho parlato con Venaria: hanno espresso soddisfazione per aver accettato di ospitare un evento di così forte richiamo internazionale».

Serrone, serre, il resto dei giardini saranno aperti: «Luxottica ha la necessità di evitare spionaggio industriale, quindi la Villa sarà chiusa al pubblico dal secondo cancello. Un sacrificio, certo, ma anche molti vantaggi».

Non è tutto, però: tra concessionario, la società Nuova Villa reale e il Consorzio è stato aperto un nuovo confronto. Il privato ha chiesto per il futuro di ridurre i giorni settimanali di apertura della Villa reale (probabilmente aprendo da giovedì a domenica).
«C’è un ragionamento in corso, ma è prematuro dire altro perché abbiamo appena iniziato a parlarne: il concessionario ha espresso la necessità di ridurre i costi di gestione. Ora abbiamo istituito una cabina di regia con tutti i soggetti coinvolti nella reggia per vedere cosa funziona, cosa no e che cosa fare. Ci siamo dati tempo fino alla fine dell’anno».

Intanto sono terminate lunedì – con un grande camion e un braccio che arrivava al Belvedere – le operazioni di trasloco del museo del design della Triennale dall’ultimo piano della Villa reale dopo la decisione di non rinnovare il contratto di subconcessione con Nuova Villa reale Spa che gestisce gran parte della Villa.

* modifica del 18 ottobre: Triennale NON ha rinnovato per ora il contratto, come peraltro dimostrano le foto del trasloco