Monza, un altro agente aggredito in carcere: “Pugno da un detenuto”

Due giorni di prognosi per un agente della Polizia penitenziaria, il sindacato Uilpa scrive una lettera alla direttrice Buccoliero
Monza 2025 casa circondariale
L’interno della casa circondariale di Monza

Nuova aggressione all’interno del carcere di Monza. Un agente della polizia penitenziaria è stato aggredito lo scorso 25 agosto da un detenuto appena trasferito. L’uomo ha sferrato un pugno al poliziotto “per futili motivi” spiegano dal sindacato Uilpa che ha denunciato l’accaduto.

L’agente della penitenziaria, portato in ospedale per accertamenti, è stato dimesso con due giorni di prognosi. «L’episodio evidenzia ancora una volta le condizioni di grave rischio in cui opera il personale di polizia penitenziaria, costantemente esposto a episodi di violenza e aggressione nell’adempimento del proprio dovere – commentano dalla segreteria locale di Monza della Uilpa polizia penitenziaria -. Noi continuiamo a lavorare per promuovere il dialogo e la collaborazione con le autorità competenti».

Agente aggredito in carcere a Monza, il sindacato Uilpa: “Trasferire i detenuti violenti”

Sulla vicenda è intervenuto anche Massimiliano D’Alberto, segretario locale della Uilpa polizia penitenziaria con una lettera inviata alla direttrice della casa circondariale, Cosima Buccoliero. «Desideriamo esprimere la più profonda preoccupazione per l’ennesimo episodio di violenza che si è verificato nel carcere di Monza. Quanto accaduto si inserisce in una drammatica sequenza di atti ostili e violenti che stanno compromettendo la sicurezza, la serenità e le dignità del personale».

La proposta avanzata dal sindacato alla direzione di via Sanquirico è l’immediata applicazione del provvedimento dell’amministrazione penitenziaria che prevede il trasferimento dei detenuti responsabili di aggressioni nei confronti del personale.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.