Monza: sventa lo scippo al mercato e rischia di passare per colpevole, la storia di Ravane

La storia di un ambulante del Senegal che al mercato di Monza ha sventato uno scippo, inseguendo la ladra, rischiando di passare per colpevole.
Monza mercato
Monza mercato

Ha visto la ladra entrare in azione, l’ha rincorsa, ha restituito il portafogli alla donna derubata ma ha rischiato di essere scambiato per il colpevole. È quanto avvenuto giovedì 16 ottobre, al mercato di Monza, quando Ravane, un ambulante del Senegal che vive in Italia da 23 anni e gestisce un banco di tessuti e biancheria per la casa, ha sventato uno scippo.
L’episodio è raccontato da Elisa Favaro, che ha assistito alla scena concitata e ha scattato anche la fotografia: «Una signora – spiega – stava guardando dei capi a una bancarella quando è stata derubata del portafogli, abilmente sottratto dalla sua borsa. Quando si è accorta ha iniziato a urlare, la ladra è scappata, noi non siamo riusciti a capire chi fosse e le attenzioni si sono rivolte a un ragazzo di colore che stava correndo». Qualcuno ha urlato: «Fermate il nero», ma proprio in quel momento l’uomo è arrivato con il borsellino, appena recuperato.

Monza, sventa lo scippo al mercato e rischia di passare per colpevole: «Vedo ladri ogni settimana»

Dal suo banco aveva visto la ragazza che puntava la vittima e quando ha capito che l’aveva scippata l’ha inseguita, l’ha presa per un braccio e si è fatto restituire il portafogli. «Succede ogni settimana – ha commentato subito dopo – in tanti hanno paura e non vengono più al mercato. Ogni settimana vedo i ladri: sono vestiti bene, spesso sono ragazze curate che si mischiano alla folla, sono veloci e agiscono in pochi secondi. Capita che le persone pensino che siamo noi stranieri i responsabili, ma non è così».
La signora, dopo lo spavento iniziale, ha cercato Ravane tra gli stalli finché lo ha trovato al suo banco, al lavoro con un gran sorriso, lo ha ringraziato e gli ha lasciato una ricompensa: «Non so trovare le parole per dirti quello che hai fatto per me – gli ha detto – verrò a trovarti, sei stato un grande».
«Atti come questi – riflette Elisa Favaro – ci fanno combattere i pregiudizi».