Monza ricicla le scarpe sportive per farne pavimenti antishock

Ventisette contenitori in centri civici, scuole e impianti sportivi attivi dal 12 novembre: la mappa per trovarli.
Il contenitore per le scarpe sportive
Il contenitore per le scarpe sportive

Dopo le modifiche al sistema di raccolti degli abiti usati, Monza apre anche un progetto dedicato alle scarpe: il Comune aderisce in collaborazione con Impresa Sangalli al progetto al progetto Esosport, con cui vengono raccolte e riciclate le scarpe sportive a fine vita. “Nato nel 2009 per sottrarre alle discariche migliaia di calzature destinate al rifiuto, il progetto trasforma la gomma delle suole in una nuova materia utile a realizzare pavimentazioni antishock per aree gioco all’interno dell’iniziativa Il Giardino di Betty”.

Le postazioni saranno attivate il 12 novembre in centri civici, scuole e impianti sportivi, con 27 contenitori riconoscibili: li vanno messe solo scarpe sportive con suole in gomma.

Monza ricicla le scarpe sportive: i punti di raccolta

I contenitori del progetto Esosport saranno al centro civico LibertHub in viale Libertà 144, centro civico San Carlo in via Giulio Silva 26 e centro civico San Rocco in via Gabriele D’Annunzio 35. Saranno centro sportivo Forti e Liberi di vialone Cesare Battisti 30 e nella sede del Settore Ambiente del Comune di Monza in via Procaccini 15. Scuole: all’Ic Anna Frank presso la scuola secondaria di primo grado Zucchi in via Toscana 10, alla scuola primaria Puecher in via Carlo Goldoni e alla scuola primaria Bruno Munari in via Marche 1; all’IC via Foscolo presso la scuola primaria Manzoni in via Goffredo Mameli 18, la scuola primaria Citterio in via Bruno Sangalli, la scuola primaria Buonarroti in via Piero della Francesca 16 e la scuola secondaria di primo grado Bellani in via Silvio Pellico 12. Altri punti di raccolta sono previsti all’ICTG Achille Mapelli in via Parmenide 18, al liceo scientifico statale Paolo Frisi in via Sempione 21 e al liceo statale Carlo Porta in via della Guerrina 15, così come presso la piscina NEI – H2O Nuoto in via Enrico da Monza 6.

E ancora: l’Ic via Correggio con la scuola primaria Anzani in via Correggio 27, la scuola primaria Iqbal Masih in via Luca della Robbia 20 e la scuola secondaria di primo grado Walter Bonatti in via Agnolo Poliziano 1; l’IC Salvo D’Acquisto con la scuola secondaria di primo grado Elisa Sala in via Nicolò Paganini 30; l’IC via Raiberti con la scuola primaria Davide Rubinowicz in via Ferdinando Magellano 44, la scuola primaria Gianni Rodari in via Giacomo Tosi 5 e la scuola secondaria di primo grado Ardigò in via Ferdinando Magellano 42. Completano la mappa dei punti di raccolta l’IC San Fruttuoso con la scuola secondaria di primo grado Albert B. Sabin in via Iseo 18, la scuola primaria Alfieri in via San Fruttuoso 15 e la scuola primaria Tacoli in via Vittor Pisani 9, infine l’IC Don Milani con la scuola secondaria di primo grado Leonardo da Vinci in via Monte Amiata 60.

Monza ricicla le scarpe sportive: l’economia circolare nei fatti

Da febbraio è operativo in città il servizio di raccolta, trasporto e recupero di indumenti e tessili affidato a Humana People to People Italia, con contenitori verdi attivi 24 ore su 24. “Il materiale conferito, che deve essere sempre chiuso in sacco – sottolinea il Comune – viene selezionato e igienizzato presso l’impianto di Humana a Pregnana Milanese per essere inserito in filiere di riuso o riciclo. I capi ancora utilizzabili vengono reimmessi in circolazione attraverso i negozi Humana o destinati alle consociate in Africa, contribuendo al sostegno di progetti sociali e di sviluppo. I tessili non più riutilizzabili vengono invece impiegati come materia prima da aziende specializzate nel riciclo, generando ulteriore valore nel rispetto dell’ambiente”.

«Continuiamo a sostenere comportamenti che consentono di fare diventare pratica quotidiana l’economia circolare – dichiara l’assessora all’Igiene urbana Viviana Guidetti –. Ogni contributo dei cittadini è fondamentale: riciclare correttamente, usare in modo consapevole i servizi messi a disposizione e rispettare le regole di conferimento significa partecipare a un’azione comune che porta benefici a tutta la comunità».

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