Ha preso il via il 3 giugno lo sportello Spazio consulta San Fruttuoso al centro polifunzionale di via Tazzoli a Monza. O meglio, davanti all’ex centro sociale, sul marciapiede accanto all’ingresso dell’edificio.
La location, ovviamente, sarebbe dovuta essere diversa e decisamente più confortevole, ma di fronte alla mancata autorizzazione da parte dell’amministrazione di utilizzare le sale dello spazio al piano interrato della struttura di via Tazzoli, le promotrici del progetto, tra cui la vicecoordinatrice della consulta San Fruttuoso, Daniela Colombo, oggi reggente della consulta dopo le dimissioni di Giustina D’Addario, hanno voluto comunque dare il via allo sportello.
«L’idea di uno sportello di ascolto dei cittadini di San Fruttuoso era stata proposta da me e da Giustina D’Addario nel momento in cui ci siamo candidate a coordinare la consulta, nel gennaio del 2020. Purtroppo l’arrivo della pandemia ha inevitabilmente congelato il progetto, ma ora che stanno riprendendo le attività e i servizi anche in presenza, abbiamo fatto richiesta all’amministrazione di poter utilizzare per due ore alla settimana lo spazio polifunzionale di via Tazzoli, per accogliere i cittadini – racconta Colombo – Pensavamo non ci sarebbero stati problemi, anche perché lo stesso assessore alla Partecipazione, Andrea Arbizzoni, aveva commentato favorevolmente la nostra iniziativa. E invece non possiamo entrare nei locali che restano chiusi».
E così Daniela Colombo e gli altri membri della consulta che si sono resi disponibili all’ascolto del quartiere hanno deciso di incontrare comunque i cittadini restando in piedi sul marciapiede.
L’appuntamento è il giovedì pomeriggio, dalle 17 alle 19. «Per ora non abbiamo ancora pubblicizzato questo servizio, ma provvederemo a diffondere i volantini entro la prossima settimana, iniziando dall’appuntamento del mercato del mercoledì», continua Daniela Colombo.
«Pur di incontrare i cittadini, così come avevamo annunciato, ci sta bene anche farlo in strada, ma non capiamo come mai gli spazi da noi richiesti siano aperti all’utenza della sala studio e anche alle riunioni condominiali su richiesta, ma non a noi. Nemmeno per le riunioni del Gruppo di lettura ci è stato permesso di utilizzare quelle stanze. Dal Comune ci hanno detto che la nostra richiesta non può essere accolta in quanto la funzione è già presente nell’attività istituzionale svolta dal centro civico, e allo stato attuale tale attività proposta non è nei programmi dell’amministrazione», conclude Colombo, citando il testo della missiva ricevuta dal centro civico San Fruttuoso.