Monza: ormai pronto il nuovo Spazio 37 per i senzatetto

La struttura di accoglienza all'ex Tpm potrebbe essere pronta tra fine dicembre e metà gennaio. Cambieranno le regole.
Il nuovo Spazio 37 in via Borgazzi
Il nuovo Spazio 37 in via Borgazzi Fabrizio Radaelli

La nuova sede di Spazio 37 a Monza è quasi pronta: chi passa in via Borgazzi può notare, negli spazi dell’ex Tpm, un nuovo edificio a due piani e, al suo interno e tutto intorno, un brulicare di attività. Nei giorni scorsi è stato posato il riscaldamento a pavimento, che sarà alimentato da pompe di calore, gli infissi esterni sono già stati posizionati e ora si tratta solo di proseguire con la posa di quelli interni: gli ultimi ritocchi saranno realizzati, «se non entro il 31 dicembre, sicuramente entro la metà di gennaio. Dopo le operazioni di collaudo, potremo consegnare il nuovo edificio alla città», spiega l’assessore ai Lavori pubblici Marco Lamperti.

Monza: nuovo Spazio 37 per la «dignità delle persone»

«La nostra intenzione è di inaugurarlo il prima possibile: crediamo entro l’inverno», precisa l’assessore al Welfare e Salute Egidio Riva che sottolinea quanto «poter presto contare sul nuovo edificio rappresenti un punto di svolta nel garantire, con un impegno ancora maggiore, dignità alle persone senza dimora, aiutandole a riprendere il controllo sulle proprie vite». La nuova sede di Spazio 37 è stata realizzata all’interno di un’area dismessa adiacente all’attuale centro di via Borgazzi 37, che conta ormai diversi problemi strutturali: l’intervento, che ha preso il via sul finire dell’ottobre dello scorso anno e che ha portato all’abbattimento del fabbricato preesistente, crollato durante i nubifragi dell’estate 2023, è stato finanziato con fondi Pnrr e comunali per un complessivo di un milione e 265mila euro.

Il suo obiettivo è quello di “accogliere le persone adulte, senza dimora, che vogliono prendersi cura della propria persona ed eventualmente iniziare un percorso di inclusione sociale con il sostegno di operatori dedicati”, aveva dichiarato piazza Trento e Trieste nella nota stampa con cui annunciava l’avvio dei lavori. “La nuova struttura prevede un ampliamento dei servizi a disposizione – tra cui tutela legale, assistenza sanitaria, orientamento verso i servizi locali e registrazione anagrafica, così da garantire alle persone in difficoltà diritti e opportunità”.

Monza: nuove regole per lo Spazio 37

«Sono in fase di definizione, in collaborazione con tutte le realtà del territorio che partecipano alle attività di Spazio 37, regole per l’accesso e per la permanenza: è importante che gli ospiti decidano di farsi accompagnare in un percorso di inclusione sociale e lavorativa. La catena ideale – prosegue l’assessore Riva – prevede che gli ospiti, dopo un periodo di permanenza allo Spazio 37 ed eventualmente poi all’asilo notturno di via Raiberti, riescano ad accedere a servizi di accoglienza sempre più strutturati, fino ad arrivare all’assegnazione di un alloggio popolare».

Il nuovo Spazio 37, costruito seguendo principi di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale, potrà contare sullo stesso numero di posti letto di quello attualmente in attività (e sempre pieno): ventiquattro – venti destinati a uomini e quattro a donne. Al piano terra troveranno spazio una reception e gli uffici dedicati anche all’orientamento, l’infermeria, la mensa, i bagni, la lavanderia e il guardaroba, oltre al dormitorio femminile. Al primo piano ci saranno invece il dormitorio maschile comune e i bagni a suo servizio. L’area esterna, recintata, sarà trasformata in un giardino con la piantumazione di essenze autoctone.

«Come l’attuale Spazio 37 – aggiunge Riva quello nuovo resterà aperto tutto l’anno, e non solo nei mesi più freddi. L’attenzione di questa amministrazione ai temi della povertà e della grave emarginazione resta molto alta»: proprio in quest’ottica circa un anno fa sono stati completati i lavori di ammodernamento e di ampliamento – avviati durante la giunta Allevi – dell’asilo notturno di via Raiberti, i cui spazi, di proprietà comunale, sono gestiti dal consiglio di Monza della Società San Vincenzo De Paoli.