Un uomo di 42 anni è stato tratto in arresto nei giorni scorsi da personale della Squadra Mobile della Questura di Monza e Brianza, sotto la guida del dirigente Francesco Garcea, perché accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali ai danni degli anziani genitori. Secondo una denuncia presentata dalla madre, esasperata da una difficile convivenza di almeno 10 anni e “fuggita” con il marito a casa di una figlia, oltre a minacciarli ripetutamente di morte li figlio, che sarebbe stato spesso in stato di alterazione a causa della assunzione di alcol e stupefacenti, li avrebbe anche spintonati e afferrati per i capelli. In un’occasione avrebbe brandito contro di loro la gamba di un tavolo, rotto in un momento di ira, inoltre avrebbe gettato in direzione della madre schizzi di acqua bollente provocandole ustioni a un avambraccio. Condotte di “sistematica sopraffazione” che avrebbero fatto vivere i due anziani genitori: “con ansia e terrore” che il figlio avesse prima o poi “commesso qualcosa di grave”. La polizia ha quindi dato esecuzione a una misura cautelare di custodia in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Monza su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Si tratta dell’epilogo di una celere attività di indagine svolta dal personale della Squadra Mobile della Questura di Monza e Brianza, coordinata dalla Procura di Monza: “relativamente ad un contesto di maltrattamenti familiari – spiegano dalla Questura – aventi come bersaglio i genitori anziani, una forma di violenza che si esprime all’interno delle mura domestiche ingenerando nelle vittime un senso di colpevolezza che in alcune circostanze arriva a generare un burn-out familiare tale da rendere il genitore completamente succube del figlio convivente”.