Il glorioso stadio dedicato a Gino Alfonso Sada che fino alla seconda metà degli anni Ottanta ha ospitato le partite casalinghe dell’A.C. Monza è stato rimesso a nuovo. Dopo il rifacimento degli spogliatoi, ultimati qualche mese fa, nelle scorse settimane sono stati riqualificati gli spazi della ex biglietteria e dell’area antistante dei parcheggi. «È stato restituito un pezzo di storia alla nostra città» ha dichiarato l’assessora allo Sport Viviana Guidetti, illustrando gli interventi. La biglietteria -che si sviluppa per 78 metri di lunghezza e 6 metri di larghezza– dopo il necessario confronto con la Soprintendenza, è stata riqualificata e ora mostra orgogliosamente i colori biancorossi originari. «Ci auguriamo che questo luogo venga rispettato e che non venga deturpato da scritte» ha sottolineato Guidetti.
Stadio Sada: l’intervento è costato 270mila euro

È stato ultimato anche il rifacimento del piazzale adibito a parcheggio, dove sono stati tracciati gli stalli di sosta. La gradinata centrale sul lato est, da tempo inagibile, è stata abbattuta. «Ragioneremo su come utilizzare quello spazio» ha promesso l’assessora che ha, inoltre, evidenziato l’intenzione di provvedere alla sistemazione dell’aiuola dove è collocata la statua di Sada. L’intervento sulla biglietteria, sul parcheggio e sulla gradinata est ha un valore complessivo di 270mila euro, finanziati da regione Lombardia nell’ambito della Legge 9/2020 “Interventi per la ripresa economica”.
Stadio Sada: la soddisfazione di Mazzo, Sada e Pilotto

Soddisfatto Roberto Mazzo, presidente della Juvenilia, società calcistica gemellata con la Fiamma Monza. Le due squadre, una maschile e l’altra femminile, qui giocano e si allenano “muovendo” ben 140 calciatrici e 400 calciatori. «Siamo grati all’amministrazione comunale Stadiil confronto sempre positivo -ha rilevato-: questo stadio storico non poteva e non doveva morire. Aveva bisogno di qualche intervento per rinascere». Ad ammirare il rinnovato impianto anche Davide Alfonso Sada, nipote di Gino Alfonso, con la figlia Angelica e il nipotino. «Questo stadio -ha evidenziato- è uno spazio di sana aggregazione. Un luogo di incontro per tanti giovani che fanno gruppo, giocano ed esprimono azioni e pensieri positivi. Sono contento che abbia ripreso una nuova vita». Il sindaco Paolo Pilotto ha ricordato l’importanza extracittadina dell’impianto, polo di attrazione anche per coloro che vengono da fuori città. «Arrivando qui -ha rimarcato- ho incontrato un papà che veniva apposta da Tribiano per chiedere informazioni su come iscrivere la propria figlia ai corsi di calcio».