La situazione è nota da tempo. Passano gli anni, cambiano gli avventori ma il problema non si risolve. Il sagrato della chiesa degli Artigianelli a Monza, soprattutto negli orari in cui non vi sono funzioni, si trasforma in un luogo di bivacco per persone che consumano alcol e ascoltano musica ad alto volume.
Per chi abita nelle case che si affacciano su piazza Diaz e per coloro che passano di lì non è un bel vedere. Per non parlare del senso di smarrimento, se non di vera e propria paura, quando i fumi dell’alcol cominciano a fare effetto.
Monza: le notti alcoliche di piazza Diaz, estate o inverno poco cambia
Le lunghe sere d’estate favoriscono i ritrovi, ma alcuni residenti affermano che anche d’inverno poco cambia. Anzi, se non fa troppo freddo, il buio diventa una sorta di protezione per rendersi meno visibili. Il suono della playlist di dubbio gusto, “sparato” a livelli di decibel non proprio rispettosi del vicinato e della presenza di un luogo di culto, lo si percepisce subito dopo aver imboccato via Pavoni dal centro. Nel piccolo corridoio che collega il palazzo (dove hanno sede anche alcune attività lavorative) alla chiesa si formano capannelli di persone che parlano ad alta voce. Passare di lì diventa impossibile.
Monza: le notti alcoliche di piazza Diaz, parlano i residenti
Occorre entrare direttamente nel piazzale della chiesa. Ma anche in questo spazio, quando non sono parcheggiate le automobili dei fedeli che partecipano alle Messe presiedute dai padri pavoniani, arrivano alla spicciolata gruppi di persone con sacchetti di plastica colmi di bottiglie di birra.
Birra che verrà consumata in abbondanza nelle ore successive, a dispetto della temperatura rovente. Per comprendere da dove provengano basta fare qualche passo più avanti, entrare in via XX Settembre dove altri consumatori di birra sono in arrivo. «I negozi etnici sono sempre aperti anche nelle ore in cui gli altri esercizi sono chiusi – protestano alcuni residenti – ogni giorno, domenica compresa, c’è sempre una fila di gente che aspetta anche fuori per acquistare birra e alcolici vari. La situazione è sotto gli occhi di tutti in piazza Indipendenza dove il piccolo marciapiede di fronte a un negozio etnico è perennemente affollato. Per passare di lì devi scendere per strada».
Monza: le notti alcoliche di piazza Diaz, anche in piazza Indipendenza
Accanto alla fontana di piazza Indipendenza il bel dehor esterno di un ristorante sembra avere scoraggiato i bivacchi, ma qualche irriducibile staziona anche lì con la propria bottiglia in mano.
«Non è solo una questione di decoro, ma anche di sicurezza e di tranquillità – sottolineano gli abitanti della zona – siamo stanchi di vedere persone che passano le loro giornate a bere e poi buttano i loro rifiuti in giro impunemente e fanno pure i loro bisogni. E, nello stesso tempo, vorremmo stare in pace, uscire di casa senza rischiare di trovarci in mezzo a risse o di essere importunati da ubriachi. Spesso abbiamo persino paura a portare fuori il cane».