Monza, la proposta di Fiab: “Un ampio quartiere a zona 30, ecco dove”

Fiab Monzainbici lancia la proposta della sperimentazione di un ampio quartiere a “zona 30”. Un quadrilatero da viale Lombardia a viale Campania.
Monza Zona 30
Monza Zona 30

Fiab Monzainbici lancia una proposta: la sperimentazione di un ampio quartiere a “zona 30”. Ovvero una zona della città di Monza con il limite di velocità per i veicoli a 30 all’ora per aumentare la sicurezza di pedoni e biciclette. Un quadrilatero a velocità ridotta come fa l’Europa.

Monza, la proposta di Fiab: una zona con Triante, San Giuseppe, San Carlo e San Biagio

La zona da noi ipotizzata attraversa Triante, San Giuseppe, San Carlo, San Biagio – fa sapere l’associazione – ed è compresa tra viale Lombardia, via Manara, via San Gottardo, corso Milano, via Borgazzi, viale Campania. Le strade a più alto scorrimento, come ad esempio via Cavallotti e via Vittorio Veneto (e anche altre direttrici e circolari ) potrebbero rimanere a 50 km/h, possibilmente con l’introduzione della corsia ciclabile. Le altre vie, all’interno del perimetro individuato, sono tutte piccole strade residenziali, a basso scorrimento, che in molti casi vengono già attraversate a velocità moderate (ma purtroppo non sempre). L’introduzione di questa misura, pertanto, non dovrebbe comportare grossi cambiamenti, né creare particolari disagi, ma garantire maggiore sicurezza”.

Monza, la proposta di Fiab: 28 punti sensibili

Nell’area individuata ci sono 28 punti sensibili tra scuole di diverso ordine e grado (dall’infanzia alle superiori), chiese, mercati, ospedale, centro civici, giardini e biblioteche.

Monza, la proposta di Fiab: “Pronti a collaborare col Comune”

Non basterà apporre la segnaletica con il limite di velocità per ottenere l’obiettivo di rallentare le auto, anche se rappresenta una prima misura importante – continua l’associazione – Sarà necessario fare alcuni piccoli interventi strutturali, come rialzi dell’asfalto, strettoie, chicanes, “cuscini berlinesi”. Come associazione e con la Federazione, diamo la nostra disponibilità a supportare il Comune, per verificare dove e come intervenire. Immaginiamo che non tutto si possa fare subito, ma che sia possibile procedere per step, ad esempio, adottando inizialmente soluzioni temporanee e sperimentali, come l’utilizzo di supporti mobili (vedi New Jersey, per restringere la carreggiata in corrispondenza delle strisce e attraversamenti pedonali). Vogliamo collaborare con l’amministrazione per cercare di incentivare forme di mobilità attiva, a piedi e in bicicletta, per rendere la nostra città più bella e vivibile”.