Monza, la comunità pastorale ricorda Pier Giorgio Frassati, prossimo santo

L'appuntamento cade a meno di un mese dalla canonizzazione del giovane torinese, prevista in piazza San Pietro il 7 settembre, unitamente a quella di Carlo Acutis
Monza 2025 Pier Giorgio Frassati
L’oratorio di Cederna, intitolato a Pier Giorgio Frassati

A meno di un mese dalla canonizzazione di Pier Giorgio Frassati, la comunità pastorale San Francesco d’Assisi di Monza ricorda il beato torinese. Mercoledì 13 agosto, durante la santa Messa delle 18.30 sarà esposta alla pubblica venerazione l’icona di Pier Giorgio Frassati, proprio in vista dell’ormai imminente canonizzazione. Uno degli oratori della comunità pastorale, quello di Cederna, è dedicato proprio al giovane studente e alpinista, membro del terz’ordine francescano, morto il 4 luglio 1925, all’età di 24 anni. Un invito per la comunità e per i fedeli rimasti in città, a pregare davanti all’immagine del beato che fu filantropo, vincenziano e membro della Federazione universitaria cattolica italiana e dell’Azione cattolica.

Frassati: appuntamento in piazza San Pietro il 7 settembre

L’icona di Pier Giorgio Frassati, che sarà esposta

La cerimonia di canonizzazione di Frassati si svolgerà il prossimo 7 settembre, in piazza San Pietro a Roma. Con lui sarà canonizzato anche Carlo Acutis, morto a Monza all’età di 15 anni dopo una leucemia fulminante il 12 ottobre 2006, mentre era ricoverato all’ospedale San Gerardo. A presiedere la solenne celebrazione sarà papa Leone XIV. Papa Francesco aveva fissato la canonizzazione dei due giovani beati per il 27 aprile 2025, in occasione del giubileo degli adolescenti. La scomparsa di Bergoglio il 21 aprile ha obbligatoriamente bloccato i preparativi. Leone XIV, successore del papa argentino, ha poi stabilito una nuova data (il 7 settembre, appunto) per la celebrazione di canonizzazione.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.