Un sopralluogo lungo la pista ciclabile di via Borgazzi a Monza per individuare migliorie da proporre all’amministrazione comunale, nell’ottica di rendere più sicura e più fruibile la sua percorrenza da parte degli amanti delle due ruote.
È quanto è stato realizzato nei giorni scorsi dalla neoeletta presidente dell’associazione cicloambientalista Fiab Monzainbici Saveria Fontana e dal portavoce, e socio storico, Massimo Benetti.
«Il primo intervento importante da prevedere è la messa in sicurezza del tratto rialzato che corre lungo lo spartitraffico di via Borgazzi, al centro della carreggiata. Fondamentale pensare a delle protezioni: le auto percorrono l’arteria a gran velocità e una barriera scongiurerebbe eventuali rischi di cadute», spiegano.
Poi pensare di venire incontro «alle esigenze di chi la percorre in velocità: per evitare in continui cambi di direzione, l’intervento potrebbe essere integrato tracciando una bike lane lungo il lato destro della carreggiata».
Tra i suggerimenti anche il perfezionamento dell’attraversamento all’altezza delle vie Campania e Aquileia – e anche degli altri, visto che la ciclabile si snoda a zig zag per buona parte del suo percorso. Il tratto di ciclabile lungo via Borgazzi tra le vie Philips e Montenero, realizzato nel 2017, avrebbe invece bisogno di una rinfrescata, assicurano dalla associazione monzese: la vernice che la delimita è già diventata poco visibile. Le segnalazioni sono state inviate ai tecnici dell’amministrazione comunale, «nell’ottica di un suo possibile miglioramento», precisano.
Saveria Fontana succede al presidente uscente Lorenzo Brusadelli («Esprimo la mia gratitudine a lui e a tutti soci per il sostegno e l’incoraggiamento») e sulle priorità da adottare in città ha le idee ben chiare.
Intanto l’adesione del Comune di Monza alla rete dei ComuniCiclabili: uno stimolo a migliorare, grazie al supporto tecnico e alle consulenze offerte alle amministrazioni dal centro studi di Fiab: si offrono «semplici parametri di riferimento, utili a orientare gli interventi», forti anche delle «importanti novità introdotte dal nuovo codice della strada e dei finanziamenti governativi per l’implementazione delle piste ciclabili, utili a favorire la mobilità dolce soprattutto in questi tempi di pandemia».
Il pensiero torna, in concreto, su Monza e al desiderio di «introdurre nuove corsie ciclabili e strade urbane ciclabili, con un limite di velocità fissato a 30 chilometri l’ora e una precedenza definita per le due ruote: potrebbero essere diffuse in tutti i quartieri».