Monza, il sindaco non firma la petizione salva-Gp portata in consiglio dalla Lega

VIDEOINTERVISTA Le ragioni di Scanagatti - I militanti della Lega portato in consiglio comunale a Monza il “librone delle firme” salva-Gp d’Italia per farlo firmare al sindaco Roberto Scanagatti. Che ha declinato l’invito: «Nessuna strumentalizzazione politica».
petizione regionale autodromo gp monza
petizione regionale autodromo gp monza Massimiliano Rossin

I militanti della Lega hanno preso in consegna il “librone delle firme” salva-Autodromo presentato settimana scorsa al Padiglione Italia di Expo e l’hanno portato in consiglio comunale a Monza per farlo firmare al sindaco Roberto Scanagatti. Il primo cittadino, però, ha declinato l’invito rispondendo che i militanti leghisti stavano strumentalizzando politicamente un argomento che appartiene a tutti i cittadini.

Durante la seduta di lunedì sera erano presenti una ventina di militanti che hanno portato con sé, oltre ad una copia del libro delle firme, anche degli striscioni di critica verso il primo cittadino che ha rifiutato di firmare, ma ha voluto ribadire la volontà a svolgere ogni azione necessaria per mantenere il Gran Premio a Monza, rivendicando anche le iniziative intraprese con il sindaco di Milano per chiedere al Governo la defiscalizzazione dell’ingresso di Regione Lombardia nelle proprietà del Parco che comprendono l’Autodromo.

I militanti leghisti, capitanati da Massimiliano Romeo, si sono accontentati delle firme di alcuni rappresentanti del centro destra. La petizione ha raggiunto quasi 6mila adesioni.