Monza, il Comune aumenta le tasse L’addizionale Irpef sale a scaglioni

Monza: il Comune alza le tasse intervenendo sull’addizionale Irpef. Motivo? Troppi tagli da Roma, cioè 5 milioni in meno di trasferimenti statali in due anni. Le nuove aliquote saranno modulate a scaglioni. Martedì 15 giugno e giovedì 17 i voti definitivi in consiglio comunale.
Monza: Consiglio comunale, presentazione e discussione bilancio di previsione 2014, al centro l’assessore  Debora Donvito
Monza: Consiglio comunale, presentazione e discussione bilancio di previsione 2014, al centro l’assessore Debora Donvito Fabrizio Radaelli

Ultime due sedute di consiglio comunale in programma a Monza per il bilancio di previsione del 2014. Che significa tasse da decidere. E significa tasse che aumentano.

Così nelle intenzioni della giunta Scanagatti che ha portato in aula un documento di programmazione economica che ritocca al rialzo la leva fiscale comunale. Il motivo ? I tagli alla spesa non bastano, per tenere in sesto le casse di piazza Trento e Trieste l’amministrazione pubblica deve ritoccare l’addizionale Irpef, che negli ultimi anni era rimasta inalterata alla quota più bassa. E anche la nuova Tasi prevede degli aumenti rispetto alla vecchia Imu,ma questo non servirà ai Comuni – per come è strutturata la nuova imposta – ad accrescere le proprie entrate.

A fronte di una situazione di bilancio critica, dopo i tagli dei trasferimenti statali, il Comune di Monza ha effettuato dei correttivi che portano a spalmare l’importo dell’addizionale a seconda del reddito, mantenendo la fascia di esenzione per chi guadagna fino a 15mila euro all’anno.

Oltre alla fascia di esenzione, sono previsti 4 scaglioni di reddito in base ai quali l’addizionale aumenterà dello 0,5% a partire dalla base dello 0,6%. Vale a dire che per chi guadagna dai 15 ai 28 mila pagherà lo 0,65%, per i redditi tra i 28 e i 55mila è previsto lo 0,7%, chi guadagna tra i 55mila e i 75mila verrà applicata la 0,75%. Il vero aumento ci sarà per chi ha redditi superiori ai 75mila euro. Per loro sarà applicata la tariffa dello 0,8% e si prevedono incrementi fino a 445 euro all’anno.

Per gli scaglioni di reddito inferiori – a seconda delle fasce – gli aumenti saranno tra i 17 e i 147 euro annui.

La manovra sull’addizionale Irpef contribuirà a migliorare la situazione finanziaria malmessa del Comune, portando nelle casse 3,5 milioni di euro all’anno di maggior gettito.

«La situazione è critica con il debito ereditato dalla passata amministrazione e con i tagli ai trasferimenti statali, che dal 2011 ammontano a 20 milioni di euro in meno, – commenta l’assessore al Bilancio, Debora Donvito – Noi abbiamo tagliato fin dove potevamo, ma si arriva ad un punto che non si possono più fare tagli senza intaccare i servizi ai cittadini, cosa che noi non vogliamo assolutamente fare”.

Sull’addiazionale Irpef spiega la Donvito: “Se confrontiamo i valori che abbiamo applicato con gli altri comuni capoluogo di Provincia abbiamo comunque una situazione virtuosa: 7 capoluoghi su 12 applicano l’addizionale massima (0,8%) fissa per tutte le fasce di reddito”.

Nel bilancio che andrà in aula settimana prossima si prevede anche di delineare le tariffe della Tasi. E anche qui per i cittadini si prevedono aumenti. L’aliquota che verrà applicata, infatti, è dello 2,5×1000 con una detrazione di 60 euro per chi ha una rendita catastale fino a 300 euro. “Questa agevolazione verrà applicata a 6.400 abitazioni, pari all’11% delle abitazioni principali monzesi” continua l’assessore al Bilancio. Con la decisione del Governo di abolire le detrazioni per i figli a carico (con l’Imu erano 50 euro a figlio, fino a 4 figli) si è creato un meccanismo per il quale pur chiedendo di più ai cittadini, il Comune avrà un gettito inferiore. Le previsioni, infatti, dicono che dalla Tasi il Comune avrà 1 milione in meno rispetto alla vecchia Imu.

Le ultime due sedute per l’approvazione del bilancio di previsione sono in programma martedì 15 luglio e giovedì 17.