Monza, il benzinaio di via Lecco saluta dopo 25 anni: «Dai palloncini alla patente, ho visto crescere il quartiere»

Il benzinaio di via Lecco a Monza passa la mano: a fine mese Alberto Bosi saluterà la sua clientela dopo 25 anni di servizio. Cede l’attività (che rimane aperta) per dedicarsi ad altro: questo è il suo racconto.
Monza Benzinaio via Lecco
Monza Benzinaio via Lecco Fabrizio Radaelli

Per tutti da quelle parti è “il” benzinaio: rifornimento lo si è sempre fatto da lui. Per chi abita nella zona di via Lecco a Monza la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno: Alberto Bosi, 53 anni, di cui 25 trascorsi alla stazione di servizio Esso, a fine mese saluterà i suoi clienti.

«È stata una scelta obbligata – ha raccontato – il motivo, purtroppo, è semplice: non ci stiamo più dentro». Negli ultimi quattro anni la situazione è precipitata: «I margini di guadagno si sono ridotti, anche della metà, e i costi di gestione sono triplicati. Noi abbiamo tenuto duro, abbiamo cercato di resistere. Alla fine, però, siamo stati costretti a prendere una decisione. Comunque non chiuderà la stazione di servizio: semplicemente, arriverà un altro gestore. Per me, invece, è il momento di cambiare».

Quando Bosi ha iniziato, un quarto di secolo fa, dava una mano allo zio della moglie: «Poi, sono rimasto. E ad aiutarmi è arrivato un collaboratore».

La notizia si è presto diffusa sui social: subito commentata e condivisa, ha raggiunto anche chi a Monza non abita più, ma ricorda ancora con affetto la gentilezza e l’efficienza di Alberto: «Perderemo un sorriso», «Un punto di riferimento per il quartiere, un altro tassello di storia che si perde», «Mancherà anche solo il saluto del mattino passandoci davanti, le piccole cortesie inaspettate», scrivono su facebook.

«Spiace molto anche a me – ha aggiunto Bosi – perché i nostri clienti sono affezionati, fissi: in venticinque anni li ho visti crescere. Gonfiavo loro i palloncini, poi le ruote delle biciclette. Li aiutavo con il motorino e li ho visti prendere la patente e iniziare ad andare in giro in macchina».

Dal suo punto di osservazione privilegiato, Bosi ha avuto modo di conoscere a fondo il quartiere: «I vecchi residenti di via Lecco si conoscono tutti: è come se si vivesse ancora in un paese, qui. Il nuovo lavoro sarà diverso: mi mancheranno i passanti, mi mancherà stare all’aria aperta».