Non finisce il problema della Cascinazza con il maltrattamento e l’abbandono di animali: questa volta la vittima è un mastino napoletano che l’Enpa, l’ente nazionale protezione animali, ha sequestrato al confine tra Monza, Sesto San Giovanni e Brugherio. In un’area di “perdurante situazione di degrado e in cui stazionano personaggi tristemente noti per continui maltrattamenti ad animali nonostante diverse denunce a loro carico”, scrive Enpa in un comunicato.
È stato il nucleo antimaltrattamento dell’ente nella sezione di Monza e Brianza a intervenire: “Una volta arrivati sul posto per verificare la veridicità di una segnalazione, dopo un accurato sopralluogo i volontari hanno rinvenuto, all’interno di un rudere fatiscente, un cane di grossa taglia, sdraiato su un materasso che sicuramente doveva aver visto giorni migliori, circondato da macerie che bloccavano ogni via di fuga e senza ciotole di acqua e di cibo accanto. Il povero animale era immobile, apparentemente insensibile a qualsiasi tipo di stimolo”.
Enpa ha contattato i veterinari responsabili del servizio Ats e dopo avere liberato l’animale lo hanno sfamato (che ha bevuto quasi due litri di acqua). “Un esame accurato da parte del Veterinario ufficiale reperibile dell’Ats ha confermato le condizioni di estrema incuria in cui era tenuto l’animale – scrive Enpa – in evidente stato di disidratazione e di malnutrizione, visibilmente sottopeso, con lesioni alle zampe e l’atrofia muscolare tipica dei cani che si muovono poco o per nulla”.
Si tratta di mastino napoletano, anche se registrato come cane corso: maschio, cinque anni, mantello tigrato.Al canile di San Damiano è stato ribattezzato “Little John”, come l’amico di Robin Hood, e le sue condizioni stanno migliorando.
“Come abbiamo scritto, non è, purtroppo, il primo intervento effettuato dai volontari del nucleo antimaltrattamento e proprio per questo la zona è costantemente monitorata – scrive Enpa – Come sempre l’ente ringrazia i veterinari Ats per la consueta professionalità e la tempestività dimostrata e non smetterà mai di sottolineare l’importanza delle segnalazioni dei cittadini, che a volte sono delle vere e proprie ancore di salvezza per animali altrimenti abbandonati al loro destino”.
L’Enpa si augura anche che “un giorno venga precluso l’accesso all’area a noti personaggi che la utilizzano per la detenzione e il pascolo di animali e che venga finalmente bonificata e riqualificata dal momento che, considerando la sua notevole estensione e la vicinanza al centro di Monza, ha un incredibile potenziale e potrebbe essere impiegata per tutt’altri scopi”.