Monza, ecco l’Anonima ambientalista che tappezza i quartieri: “Basta cemento”

Nella zona di San Biagio e Cazzaniga a Monza e anche lungo viale Battisti. Da qualche settimana spuntano manifestini che chiedono: "Basta cemento".
Monza uno dei manifesti che dice "Basta cemento nel quartiere" - foto Radaelli
Monza uno dei manifesti che dice “Basta cemento nel quartiere” – foto Radaelli

Basta cemento in questo quartiere”. Lo proclamano, e quasi lo urlano, i manifestini che da qualche settimana sono comparsi su alcuni alberi e lungo le vie nella zona di San Biagio e Cazzaniga: si tratta di invocazioni anonime, stampate su fogli in formato A3, forse partoriti da singoli cittadini e non da gruppi organizzati.
Si possono avvistare, tra l’altro, lungo il vialone Cesare Battisti, ma si potrebbero trovare in altri punti di Monza: in passato, infatti, è capitato più volte di trovare implorazioni praticamente identiche sparse per la città.

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Da decenni, del resto, sia i comitati ambientalisti sia abitanti slegati da qualsiasi associazione contestano quella che considerano una edificazione selvaggia e da anni in molti puntano il dito non solo contro i grandi insediamenti, ma anche contro i piccoli interventi che, soprattutto fino a qualche anno fa, hanno rosicchiato parecchie aree libere.
Negli ulti anni tra San Biagio e Cazzaniga i fronti di scontro tra i residenti e le amministrazioni che si sono susseguite non sono mancati: tra le operazioni più recenti che hanno suscitato più di una protesta ricordiamo il recupero dell’ex Feltrificio Scotti avviato da tempo, quello della ex Colombo di piazzale Virgilio che procede a passi spediti, il progetto del complesso residenziale che sorgerà in via Milazzo e lo studentato che il Demanio intende costruire sull’area del polo istituzionale di via Grigna, un tempo destinata a ospitare un polo fieristico. Contro quest’ultimo disegno si sono scagliati i comitati ambientalisti, mai stati teneri con la giunta Pilotto: soni scesi sul sentiero di guerra anche perché per far posto ai due nuovi edifici sarà estirpata una parte della boscaglia cresciuta spontaneamente negli ultimi vent’anni.

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I manifestini non dovrebbero, però, essere opera loro come assicurano alcuni esponenti dei comitati. Non dovrebbero nemmeno essere stati ideati da militanti organici al centrodestra dato che alcuni progetti in atto nei due quartieri sono stati impostati diversi anni fa. Quel che è certo è che gli amministratori locali di entrambi gli schieramenti non si stupiscono delle critiche che, almeno finora, non sembrano essere arrivate fino in municipio.

«Cartelli con l’invocazione “basta cemento” compaiono periodicamente – commenta l’assessore all’Urbanistica Marco Lampertiin ufficio ne ho uno scritto con il pennarello contro il piano integrato Esselunga che risale al 2011».
Senza una firma o un riferimento, dicono sia dalla maggioranza che dall’opposizione, è difficile intuire se la contestazione di queste settimane riguarda qualche area specifica. «Tra San Biagio e Cazzaniga – aggiunge Lamperti – c’è stato un grande movimento edilizio in quanto sono state demolite diverse aree dismesse e, come nelle vie Col di Lana e Medici, sono state costruite palazzine residenziali di non più di tre piani. C’è poi in corso il recupero della ex Colombo: lì è vero che sarà aperto un supermercato, ma sarà anche attrezzato un parco da seimila metri quadri»