Monza e Brianza, nel 2020 dimezzati i furti in appartamento ma in città aumento dei maltrattamenti in famiglia

I dati relativi ai reati sono stati diramati dalla Prefettura. Calo generalizzato, in particolare dei reati contro il patrimonio ma anche dello spaccio di stupefacenti. Il prefetto: «Effetto lockdown ma anche della piena potenzialità delle forze di polizia sul territorio»
Monza Patrizia Palmisani prefetto
Monza Patrizia Palmisani prefetto Fabrizio Radaelli

Reati in netto calo nel 2020 in provincia, dimezzati i furti in abitazione a Monza, quasi in Brianza. Ma in città c’è stata un’impennata dei maltrattamenti in famiglia. Una conseguenza, ovviamente, anche dei lunghi periodi di lockdown. Ne dà notizia la Prefettura di Monza e Brianza. In particolare i reati registrati, rispetto al 2019. sono calati del 17,99 in provincia e del 14,98% a Monza città. La statistica è emersa nel corso di una riunione dedicata del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. Presente anche del Procuratore della Repubblica Claudio Gittardi.

Secondo quanto diramato dal prefetto Patrizia Palmisani, le riduzioni più rilevanti hanno interessato tutti i reati contro il patrimonio (-24,82% in provincia; -18,65% a Monza), soprattutto i furti (-33,11% e -26,32%), in particolare quelli in abitazione (-45,69%; -50,36%). In calo anche lo spaccio di sostanze stupefacenti (-13,38%; -31,43%).

Considerato l’aumento sensibile dei tempi di convivenza in casa, causa lockdown, il prefetto ha voluto analizzare anche i dati relativi ad alcuni reati violenti in ambito domestico, tra cui le violenze sessuali (-24,62% in provincia; -7,69% a Monza) e i maltrattamenti in famiglia. In quest’ultimo caso a fronte di un calo minimo in provincia (-3,3%) si è registrato invece un netto incremento a Monza, +38,2%, con 47 casi, 13 in più rispetto al 2019.

In merito all’attività di controllo economico-finanziario del territorio provinciale, rilevata, tra le altre, una evidente contrazione dei delitti tributari (-76,12%).

Il bilancio positivo è stato ovviamente apprezzato dalle autorità presenti, le quali tuttavia hanno riconosciuto concordi che la tendenza rilevata nel 2020 sia stata parzialmente condizionata dall’emergenza epidemiologica, che nel trimestre marzo-aprile-maggio ha determinato una forte limitazione della circolazione. Al contempo però, Palmisani ha anche ricordato che «il 2020 è stato il primo anno in cui la Provincia di Monza e della Brianza ha potuto contare sulla piena operatività dell’assetto territoriale delle Forze di polizia, giunto a compimento nell’aprile del 2019. Ciò – ha aggiunto – ha permesso di implementare non soltanto il numero di operatori, ma più in generale l’efficacia e la qualità dell’azione di polizia, in chiave tanto repressiva quanto preventiva. Oggi più che mai, infatti, le Forze dell’Ordine sono chiamate ad avvicinarsi ai cittadini e ad essere presenti in qualunque momento, così contribuendo in maniera decisiva anche sul piano della sicurezza percepita da parte della collettività».

Il completamento dell’assetto provinciale della sicurezza ha permesso di migliorare anche l’azione coordinata di controllo del territorio, che nel 2020 ha fatto registrare un aumento importante delle persone controllate (+22,23% in provincia; +53,83% a Monza) e dei veicoli controllati (+36,03% in provincia; +66,76% a Monza) dalle Forze di polizia territoriali, anche ai fini della vigilanza sul rispetto delle misure di contenimento e contrasto del contagio.

«I dati rilevati» ha commentato il Prefetto Palmisani «sono un segnale tangibile della qualità dell’apparato della sicurezza di questa Provincia, un sistema eterogeneo di Forze di polizia, specialità e Polizie locali che fa della sua natura composita una risorsa a servizio della collettività. La riduzione dei reati registrata nell’anno 2020 si pone in linea di continuità con una tendenza ormai consolidata a livello tanto nazionale quanto locale. Gli importanti risultati raggiunti sul piano del contrasto alla criminalità devono ora essere accompagnati da un’azione sempre più efficace, da parte di tutte le autorità di governo territoriali, anche sul piano della percezione della sicurezza, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente il decoro e la vivibilità delle nostre città».

Il prefetto ha altresì manifestato l’intenzione di dedicare apposite sedute del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica all’analisi dell’andamento della criminalità sulla base di una suddivisione della Provincia in quattro macroaree, alla presenza dei sindaci del territorio.