Monza da zona rossa ad arancione: vertice in Lombardia per studiare i dati

Giovedì 19 novembre vertice dei sindaci di capoluogo in Lombardia per verificare i dati dell’epidemia Covid e capire le possibilità di passaggio dalla zona rossa a quella arancione: cosa cambierebbe.
Il sindaco di Monza, Dario Allevi
Il sindaco di Monza, Dario Allevi Fabrizio Radaelli

La preoccupazione rimane elevata, ma la speranza di un lento avvio verso la normalità diventa più concreta: giovedì 19 novembre, afferma il sindaco di Monza Dario Allevi, si potrà capire se in Lombardia ci sono i presupposti per chiedere al governo di promuovere la regione dalla zona rossa a quella arancione. La valutazione sarà effettuata durante l’incontro tra il presidente Attilio Fontana e i primi cittadini dei dodici capoluoghi: se sarà positiva venerdì sarà girata dal governatore alla conferenza Stato-Regioni. La decisione finale spetterà, comunque, al Governo che potrebbe pronunciarsi domenica.

«I numeri dei contagi a Monza e in Brianza – spiega Allevi – rimangono elevati: di fronte a una crescita simile è impossibile non essere allarmati. L’andamento, però, evidenzia una importante diminuzione dell’indice Rt che è sceso da oltre il 2 a 1.5 e pare che a livello regionale sia sotto l’1.4. Se ci saranno ulteriori segnali di calo e i presupposti per chiedere al Governo il passaggio alla zona arancione saremo tutti felici». Lo scatto, ricorda, non consentirà molta più libertà di azione rispetto alla rossa in quanto il vero salto avverrebbe con l’ingresso nella fascia gialla: non ci si potrebbe, quindi, muovere da un comune all’altro mentre non servirebbe l’autocertificazione per gli spostamenti all’interno della propria città tra le 5 e le 22. Tornerebbero in classe, però, gli studenti di prima e seconda media e potrebbero aprire i negozi al dettaglio.