«Questa mattina la nostra città si è svegliata con un grave sfregio che imbratta uno dei monumenti simbolo di Monza, l’Arengario, testimone della storia della città». Così il sindaco di Monza Paolo Pilotto ha espresso la sua opinione sul significato di quanto accaduto nella notte tra venerdì 23 maggio e sabato 24 maggio, legato probabilmente a una manifestazione organizzata da Unuci, in collaborazione con il Ministero della Difesa, la cui cerimonia conclusiva -due ore in tutto- è in programma per domenica 25 maggio tra piazza Duomo e l’avancorte della Villa Reale.
Imbrattamento: le operazioni di pulizia non saranno semplici
«È lecito che alcuni cittadini abbiano idee diverse rispetto alle attività previste -ha proseguito il sindaco-. Nel nostro Paese lo spazio per la libera espressione è garantito a tutti dalla Costituzione, ma non certo i vandalismi anonimi e il danneggiamento del patrimonio di tutti. La prima squadra di tecnici sta già lavorando per ripulire al più presto le scritte. Ma le vernici usate sono particolarmente aggressive e comporteranno un lavoro minuzioso e attento, che non si chiuderà in un giorno». Il primo cittadino ha aggiunto: «Quelle scritte non solo sfregiano i muri e la loro storia, ma offendono gravemente tutti i monzesi. Chi sceglie queste forme di espressione non ha argomenti e rinuncia al confronto delle idee».