«Ci auguriamo che il nuovo Accordo di programma venga firmato entro l’estate in modo da poter cominciare a ragionare sulla destinazione degli immobili». Il sindaco Dario Allevi non si pronuncia né sui contenuti né sui tempi di quella che potrebbe essere l’ennesima variante all’intesa per la sistemazione dell’area dell’ex caserma IV Novembre, vecchia di oltre dieci anni, che ha ricadute su diversi immobili della città. L’ultima versione prevede che l’ex distretto militare di piazza San Paolo, destinato a passare al Comune dopo l’inaugurazione della nuova caserma della Guardia di Finanza, venga girato al Tribunale per essere trasformata in uffici giudiziari. In cambio piazza Trento e Trieste otterrebbe dal Demanio la proprietà del Mirabellino: il giro di edifici obbligherebbe l’amministrazione a individuare in tempi rapidi una destinazione d’uso per la villa nel Parco e una collocazione alternativa per la Biblioteca che, secondo un progetto risalente all’amministrazione Mariani, dovrebbe traslocare alla San Paolo rimessa a nuovo.
L’Accordo, che coinvolge anche la Regione, la Provincia, il Demanio, il ministero dell’Interno e l’operatore privato è stato modificato più volte e non è ancora stato attuato in ogni parte. Non sono mai partiti i cantieri per la nuova caserma della Guardia di Finanza e per gli uffici dell’Agenzia delle entrate: l’ennesima revisione, su cui le istituzioni si confrontano da mesi, potrebbe essere ulteriormente rallentata dallo stallo della situazione politica nazionale.