Ha trascorso più di settant’anni di vita tra i suoi amati libri ed è stato l’anima, fino a tre anni fa, del negozio “Modoetia Carta” di via Zucchi a Monza. Folco Paraboschi, 93 anni si è spento giovedì 14 gennaio portando con sé aneddoti, storie, piccole e grandi curiosità dei volumi più rari da lui ricercati, collezionati, venduti. Aveva ereditato la passione per la carta dal prozio Giovanni Luvoni che aveva rilevato la stamperia Corbetta, attiva a Trezzo fin dal 1734 e trasferita a Monza nel 1806. La patente di “libraio” e “stampatore” era appesa in negozio con la data del 1813 e la firma di Napoleone.
Per Folco Paraboschi la “passionaccia per i libri” arriva nel 1939, quando studente e lavoratore inizia ad aiutare lo zio Angelo Cigognini nella stamperia e cartolibreria che aveva trasferito da via Zucchi alla vicina via Carlo Alberto. «Ero affascinato dai caratteri litografici, ma soprattutto dai giornali storici e dai libri antichi – raccontava – ce n’erano moltissimi in due solai del negozio, li salvai dalle bome portandoli in una cascina fuori Monza e me ne innamorai».
Di quel nucleo storico facevano parte decine di prime pagine di giornali di fine Ottocento con la cronaca della repressione di Bava Beccaris a Milano o quelle listate a lutto del 31 luglio 1900 che riguardano da vicino la storia monzese e il regicidio.
Raccontava anche dei clienti illustri che varcarono la soglia di quel regno di stampe e libri antichi, perfino la principessa Grace di Monaco varcò quella soglia quando si trovava in città nel 1970 come madrina del Concorso delle Rose. Si interessò a un libro su un prozio del principe Ranieri, ufficiale dell’esercito francese e un’altra pubblicazione della stamperia Corbetta su Monaco. In Portogallo da Umberto II in esilio a Cascais andò invece personalmente per consegnare alcune prime pagine sul regicidio. Non volle essere pagato, ma l’ex sovrano lo ringraziò con tre rare monete celebrative che Vittorio Emanuele III coniava in 50 esemplari ogni anno.
Il sogno di Folco Paraboschi era che la sua collezione soprattutto legata alla storia di Monza suscitasse l’interesse di qualche museo o ente pubblico perché diventasse patrimonio storico e di studio a disposizione di tutti. I funerali venerdì 15 alle 15.30 nella chiesa di San Biagio