Minacciò la giornalista: processo congelato, un anno per “mettere la testa a posto”

Venerdì a Lecco la decisione del giudice nel processo per minacce aggravate ad Antonella Crippa, giornalista brianzola già cronista di nera e giudiziaria del Cittadino di Monza e CittadinoMb. L’imputato ha un anno per svolgere lavori di pubblica utilità, risarcire il danno, scrivere una lettera di scuse.
La giornalista   Antonella Crippa
La giornalista Antonella Crippa

Processo “congelato” per un anno, durante il quale l’imputato dovrà svolgere lavori di pubblica utilità, risarcire il danno, scrivere una lettera di scuse. Si è conclusa così, venerdì al tribunale di Lecco, l’udienza per le minacce aggravate ai danni della giornalista Antonella Crippa, già cronista di nera e giudiziaria del Cittadino di Monza e CittadinoMb.it e ora in forza alla Provincia di Lecco. I fatti risalgono ai primi mesi del 2018: la giornalista aveva ricevuto minacce anonime via mail (“stai attenta e guardati le spalle d’ora in poi”, le aveva scritto l’imputato) e per questo era finita sotto la tutela delle forze dell’ordine. Lunghe e articolate le indagini per arrivare a identificare nell’anonimo mittente la persona di Osvaldo L., che per cercare di non farsi identificare aveva anche usato i dati personali di un agente di polizia locale di Pioltello.


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Inattesa la conclusione del giudice Enrico Manzi che non si è risparmiato una dura reprimenda: “Spero che questo percorso sia virtuoso e che possa riparare ai danni fatti. Lei è più vecchio di me. È ora che metta la testa a posto”.