Una giornata di vento (e con temperature estive) a spazzare ancora di più il cielo e un finale di settimana con la pioggia. Mentre a Milano e cintura scatta il primo stop ai diesel euro 4 (attivo da martedì mattina e per almeno due giorni come misura straordinaria prevista dal Piano Aria in caso di sforamento del Pm 10 per quattro giorni oltre 50 mg/3), Monza guarda su e per il momento ringrazia il meteo. Lunedì il vento freddo e condizioni favorevoli hanno fatto segnare il livello di 17 mg per metro cubo di Pm 10 utile per ridimensionare il doppio 46, il 59 e il 50 dei giorni precedenti.
Milano invece nell’ultima settimana ha sforato per sei volte infilando cinque giorni consecutivi da 54 mg/3 a 60 con picco di 62 il 20 ottobre (in Brianza era stato 59). L’assessore della Regione Lombardia all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, ha voluto comunque sottolineare come anche in questi frangenti sia importante bilanciare l’interesse della popolazione alla tutela della salute con il suo diritto alla mobilità.
«Il nostro obiettivo – ha detto – non è impedire la vita delle persone ma è limitare gli inquinanti. Noi non vogliamo costruire un sistema sui divieti ma sulla consapevolezza dell’importanza dei comportamenti virtuosi dei cittadini, anche attraverso incentivi. La principale fonte di inquinamento domestico è il riscaldamento domestico, vale per il 45% del totale. In queste giornate in cui la temperatura è ancora mite, se possibile, non accendiamo inutilmente gli impianti di casa».
A Cattaneo insomma non è piaciuto lo stop agli Euro 4 deciso dall’amministrazione milanese e ha detto: «Si deve poter esercitare una certa discrezionalità nella direzione del buon senso. Il blocco dei Diesel euro 4 di questi giorni è un esempio innescato da un automatismo che forse, viste le condizioni del tempo, poteva non essere avviato».
L’invito sui riscaldamenti è stato replicato dall’assessore milanese Marco Granelli in virtù dell’autunno finora mite: «Invitiamo i cittadini a tenere spento o molto basso il riscaldamento».
In Brianza l’appello è rimasto limitato al sindaco di Seregno Alberto Rossi, che nei giorni scorsi ha invitato i suoi cittadini, ma soprattutto gli amministratori di condominio, a tenere spenti gli impianti finché le condizioni lo consentono.