Metropolitana fino a Vimercate Niente soldi, resterà un progetto

Il progetto sarà ultimato ma la metropolitana a Vimercate resterà solo una linea sulla carta. «Mancano i fondi» ha confermato ancora una volta la scorsa settimana il direttore generale di Metropolitane Milanesi, Stefano Cetti, in un’intervista rilasciata a un quotidiano.
Il capolinea di Cologno della linea Due della metropolitana.
Il capolinea di Cologno della linea Due della metropolitana.

Il progetto sarà ultimato ma la metropolitana a Vimercate resterà solo una linea sulla carta. «Mancano i fondi» ha confermato ancora una volta la scorsa settimana il direttore generale di Metropolitane Milanesi, Stefano Cetti, in un’intervista rilasciata a un quotidiano che chiedeva aggiornamenti sulle 5 linee del metrò in vista di Expo. E se grandi aspettative per il 2015 ci sono un po’ ovunque a Milano, fuori dalla città invece bisogna solo aspettare perché, almeno per il prolungamento della linea 2 da Cologno a Vimercate, viene confermato che sarà terminata la progettazione, ma nulla di più.

Le reazioni

Una questione che riferita a Palazzo Trotti non porta nessuna novità: «Si sa da tempo che il vero problema sono i soldi – conferma il sindaco Paolo Brambilla -. Oggi sentiamo il ministro Lupi e il presidente Maroni che cercano ulteriori fondi per Pedemontana, per alimentare un’opera che si sta barcamenando e su cui Comuni come il nostro non vengono interpellati, mentre Vimercate è sempre stata favorevole ai protocolli per i trasporti su ferro e non su gomma». In tempi di crisi, soprattutto nei bilanci pubblici, la coperta è più corta che mai e la scelta sulle infrastrutture da finanziare è strategica. I circa 160 chilometri di Pedemontana costeranno più di 5 miliardi di euro, il prolungamento della linea 2 fino a Vimercate è stimato in circa mezzo miliardo per 9,9 chilometri con 5 nuove fermate Brugherio, Carugate, Agrate (Colleoni), Concorezzo fino al nuovo capolinea delle Torri Bianche. Il 60% sarebbe a carico dello Stato, il 40% ripartito agli enti locali, con circa 8 milioni richiesti a Vimercate: «Una cifra elevatissima per noi, quando ogni anno spendiamo 1 milione per gli investimenti – spiega Brambilla -. È come se per 8 anni Vimercate non faccia altro che pagare il metrò. Sono opere troppo onerose per i Comuni, e dovrebbero essere garantite da Stato e Regione quando, come nel caso di Vimercate, già ricevono molto gestendo la Tangenziale».

Casello indigesto

Il sindaco ancora non ha digerito il casello oltre le Torri Bianche, uno dei pochissimi di tutto il sistema delle tangenziali milanesi, in cui «in questi anni i vimercatesi hanno lasciato altro che 8 milioni. Noi abbiamo già dato» dice Brambilla e qualcosa si simile lo suggerisce anche agli altri sindaci. «Se per rendere più concrete le possibilità di avere il metrò bisognasse tagliare i costi di una fermata, o altro, anche gli altri Comuni dovrebbero pensare a qualche rinuncia. Vimercate ha già rinunciato a una fermata del metrò oltre la tangenziale, in centro, in via degli Atleti, pur di rendere più sostenibile il progetto. Ci pensino anche gli altri».