I carotaggi partiranno a Meda e nel gennaio 2016 i macchinari si sposteranno verso sud, lungo il tracciato che sarà percorso dalla tratta B2 di Pedemontana. L’avvio dell’operazione, che dovrebbe consentire ai tecnici di valutare gli effetti che potrebbero avere i cantieri nelle zone contaminate nel 1976 dal disastro dell’Icmesa, è stato deciso durante in incontro svoltosi in Prefettura a cui hanno partecipato il presidente della Provincia Gigi Ponti, i sindaci di Barlassina, Bovisio Masciago, Desio, Meda e Seveso, i rappresentanti della società Pedemontana e di Cal (Concessioni autostradali lombarde).
I prelievi di terreno, secondo quanto prevedono le prescrizioni del Cipe, dovranno essere effettuati prima dell’apertura dei cantieri per la realizzazione dell’autostrada in modo da abbattere ogni rischio per la popolazione. Amministratori locali e associazioni ambientaliste temono, infatti, che gli sbancamenti del suolo possano rimettere in circolo la diossina.
«Le attività programmate – si legge in un comunicato della Prefettura – consentiranno di acquisire importanti elementi di conoscenza sul livello di inquinamento dell’area e sugli interventi di bonifica da predisporre a vantaggio del territorio». Tutti i passaggi saranno monitorati dagli operatori dell’Arpa e da un tecnico che sarà nominato dai comuni interessati dal passaggio dell’autostrada. A breve, inoltre, sarà costituito un tavolo di lavoro a cui parteciperanno gli amministratori locali e i rappresentanti delle istituzioni coinvolte.
I carotaggi, però, rischiano di non essere seguiti dall’apertura dei cantieri: pochi giorni fa, infatti, è andata deserta la nuova gara bandita da Pedemontana per recuperare le risorse necessarie a restituire il prestito ponte da 200 milioni che scadrà a dicembre. Le banche, ancora una volta, non hanno mostrato il minimo interesse a finanziare l’opera che, oltretutto, potrebbe introitare in pedaggi molto meno del previsto.
E non è detto che cambieranno idea il 4 dicembre, quando scadrà l’ennesima proroga. Il sistema automatico di pagamento, parecchio macchinoso, sta infatti scoraggiando molti pendolari che preferiscono utilizzare tragitti alternativi. Gli utenti, inoltre, potrebbero diminuire ancora nei prossimi mesi quando scadranno le promozioni sulle tariffe lanciate per l’inaugurazione della strada. I deboli flussi di traffico, in compenso, potrebbero rallentare il temuto collasso della viabilità sulla Milano-Meda e nei comuni toccati dalla B2.