A meno di una settimana dalla manifestazione “Luci per Gaza”, promosso lo scorso 28 luglio dalle forze politiche di opposizione del consiglio comunale di Arcore, e appoggiata da associazioni e singoli cittadini, il sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati ha voluto scrivere al suo collega Maurizio Bono per ringraziare tutti gli arcoresi e i tanti che hanno preso parte alla fiaccolata.
«A nome della municipalità di Betlemme e dei cittadini della città della Natività – scrive Canawati – desidero esprimere la nostra più profonda gratitudine per la vostra sentita e coraggiosa solidarietà nei confronti del popolo palestinese. In un tempo in cui la sofferenza della nostra gente ha raggiunto livelli inimmaginabili, sostegno morale e civile della città di Arcore rappresenta per noi una luce in mezzo a un buio sempre più fitto».

Parole commosse che accrescono il legame che da tempo si è instaurato tra il comune brianzolo e la cittadina che accolse la nascita di Cristo. La missiva, datata 2 agosto 2025, è la testimonianza diretta dell’orrore che ogni giorno, da mesi, patiscono i cittadini che ancora si trovano nell’inferno della Striscia di Gaza.
«Ciò che sta accadendo oggi supera ogni limite della comprensione e dell’umanità. Intere famiglie vengono annientate sotto i bombardamenti, i bambini muoiono di fame o sotto il fuoco mentre attendono aiuti umanitari. Persino i luoghi di distribuzione degli aiuti e gli ospedali sono diventati obiettivi di attacco, in violazione di ogni principio di diritto internazionale e umanitario. Il silenzio e l’indifferenza di molti attori internazionali sono assordanti, ma è proprio in questi momenti che la voce dei giusti, come quella della vostra comunità, assume un valore ancora più grande», aggiunge il sindaco di Betlemme.
E ancora. «Il popolo palestinese ha il diritto di vivere con dignità, libertà e giustizia. E la vostra vicinanza, espressa anche attraverso iniziative pubbliche come la manifestazione del 28 luglio, è per noi testimonianza concreta di valori universali che ci uniscono: la difesa dei diritti umani, la paсе, e la solidarietà tra i popoli. Siamo certi che il legame tra Betlemme e Arcore potrà rafforzarsi nel tempo, in uno spirito di collaborazione, rispetto e costruzione di ponti umani e culturali».
Il riferimento del sindaco Maher Nicola Canawati è al progetto di gemellaggio tra Arcore e Betlemme. Un’iniziativa che in molti vorrebbero che si concretizzasse, e di cui resta in paese il simbolo più dolce e significativo: la statua di Gesù Bambino arrivata da Betlemme e oggi custodita in un’apposita teca nella prestigiosa sala del camino all’interno del Comune.