Lissone, espulso per 10 anni dall’Italia: era già rientrato dopo appena 10 mesi

Nell'ottobre scorso era stato rimpatriato in Marocco con divieto di rientro: ma lui si era nascosto nella casa di un amico, nei guai pure lui

In Italia non poteva più tornare. Per almeno i prossimi dieci anni. A stabilirlo, con tanto di sentenza espulsione e timbro della Repubblica Italiana, era stato il Magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Novara che nel mese di ottobre scorso lo aveva fatto imbarcare alla frontiera aerea all’Aeroporto di Malpensa e rimpatriato in Marocco, la sua terra di origine con divieto di rientro nei prossimi dieci anni. Invece il 42enne, marocchino, già noto alle foze dell’ordine, dopo nemmeno dieci mesi è stato scoperto dai carabinieri di Desio nell’abitazione di un suo connazionale, agli arresti domiciliari a Lissone.

Lissone, espulso per 10 anni dall’Italia: le sue spiegazioni non hanno convinto gli uomini dell’Arma

I militari avevano messo a segno un controllo in casa di un uomo sottoposto agli arresti domiciliari. Nel corso della perquisizione, hanno notato la presenza del 42enne, che inutilmente ha cercato di nascondersi in un grosso armadio. Messo alle strette, il marocchino ha cercato di fornire spiegazioni che non hanno convinto gli uomini dell’Arma. Ora è in stato di fermo nella camera di sicurezza della caserma dei carabinieri di Desio per il reato di rientro illegittimo nel territorio italiano. Nei guai anche l’amico che lo ha ospitato: ai domiciliari, non poteva ricevere nessuno nella sua abitazione senza autorizzazione.