«Sono stanco»: questo l’unico commento dell’avvocato monzese Domenico Pepe dopo aver annunciato di aver deciso di rinunciare alla difesa del comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, condannato in primo grado dal tribunale di Grosseto, l’11 febbraio, a 16 anni e un mese e al pagamento delle spese processuali per il naufragio della nave davanti alle coste dell’isola del Giglio.
Il legale del foro di Monza ha assistito Schettino nelle fasi dell’inchiesta e durante tutto il processo di Grosseto. Ha annunciato di avere preso la decisione venerdì notte, di aver già inviato una mail alla cancelleria del tribunale toscano per annunciare la sua decisione formalizzata sabato mattina.
Intervistato dal Cittadino a poche ore dalla sentenza, l’avvocato aveva definito il processo a Schettino: «Un’enormità (…) una bella gatta da pelare». E aveva spiegato anche come il comandante della Concordia avesse scelto lui per farsi difendere: «Sono di Napoli, sia di origine che si estrazione professionale – aveva detto – ma sono stato scelto dal comandante Schettino per le mie capacità professionali e non per le nostre origini comuni; fortunatamente posso dire di avere una discreta cultura nautica». Di Schettino: «È un uomo determinato a far emergere la verità di quello che accadde quella sera, ci sono troppe cose da chiarire, non merita il trattamento che ha subito; grazie a lui 4.200 persone si sono salvate».
Ma aveva anche raccontato come la pressione, soprattutto mediatica fosse stata: «fortissima». «Ci ha tolto pace e tranquillità», aveva detto. Forse anche da qui la sua decisione di rinunciare alla difesa e la frase: «Sono stanco».
Pepe ha inoltre chiarito la notizia della presunta offerta di Mediaset a Schettino di partecipare al reality tv “L’isola dei famosi”. Durante l’ultima puntata del programma tv Le Iene, lo stesso ex comandante della Costa ha dichiarato che fu proprio l’avvocato Domenico Pepe a riferirgli nel novembre scorso di una proposta di partecipazione al reality e di un possibile compenso da oltre 2 milioni di euro. L’avvocato ha dichiarato: «Nel novembre 2014 ci fu un solo contatto telefonico con un funzionario di Mediaset che mi chiamò per un programma televisivo a cui avrebbe dovuto partecipare Schettino, ma poi la cosa da parte mia non ebbe alcun seguito».