Le Fiamme gialle brianzole hanno individuato altri venti lavoratori in nero in provincia. Si tratta di 16 italiani, due egiziani, un senegalese e un pakistano. Sono stati sorpresi a lavorare senza regolare contratto in varie attività della Brianza: tre ristoranti, a Brugherio, Vimercate e Villasanta, un bar gelateria e un ristorante ad Arcore, tre pizzerie d’asporto di Desio, Triuggio e Lentate sul Seveso.
Lavoro irregolare, i controlli delle Fiamme gialle in Brianza in base a specifici “alert”
La scoperta è avvenuta nell’ambito del piano di controlli mirati dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza Brianza, guidato dal colonnello Gerardo Marinelli, (Fiamme gialle del Gruppo di Monza e delle Compagnie di Seregno e Seveso) che hanno ulteriormente intensificato le attività di polizia economico-finanziaria per il contrasto del sommerso da lavoro. L’ispezione ha preso le mosse da una specifica attività di intelligence – spiegano dal Comando di piazza Diaz – “in sinergia con le segnalazioni al servizio di pubblica utilità “117” e l’utilizzo delle banche dati” concentrandosi su alcuni datori di lavoro che sono stati individuati in base a specifici “alert” proprio sul possibile impiego di manodopera irregolare.
Lavoro irregolare, per 8 attività chiesta la sospensione
I controlli si sono inoltre inseriti nel “dispositivo straordinario” della Prefettura brianzola per contrastare la malamovida: le pattuglie si sono concentrate in particolare nei luoghi di attrazione serali e notturni più frequentati.
Ai titolari delle attività dove sono state riscontrate le presunte irregolarità sono state contestate sanzioni per oltre 66.000 euro. Per otto esercizi commerciali è stato richiesto al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di sospendere l’attività. Otto gli imprenditori verbalizzati per non avere comunicato l’instaurazione del rapporto di lavoro. Uno è stato sanzionato per aver pagato le retribuzioni in maniera non tracciabile e per mancata effettuazione di ritenute fiscali. Un altro per il mancato pagamento del canone speciale RAI.