Il fallimento di Odos service e il conseguente disagio per un migliaio di pazienti sono tornati d’attualità. Grazie al sindaco Antonio Romeo, che si è fatto portavoce delle istanze dell’Acli di Limbiate, nei giorni scorsi l’improvvisa sospensione del servizio di odontoiatria da parte della società che era stata incaricata dall’Asst di Monza è stata al centro di una riunione della Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia.
L’appuntamento è servito per fare il punto della situazione ad ormai oltre mesi di distanza dal 28 ottobre, giorno in cui il Tribunale di Monza ha dichiarato il fallimento della società. A partire dalla fine di dicembre Asst ha iniziato ad esaminare le istanze ma i tempi per i rimborsi o per la riattivazione del servizio sono poco compatibili con le esigenze di un migliaio di pazienti che frequentavano i poliambulatori di Limbiate, Cesano, Muggiò, Nova, Desio e Brugherio e che si trovano con cure dentali lasciate a metà.
«Dal 28 ottobre – sottolineano Gigi Ponti e Carlo Borghetti, consiglieri regionali del Pd – sono state quasi mille le persone che hanno pagato prestazioni mai ricevute: 330 hanno chiesto un rimborso, 590 hanno chiesto di poter continuare le cure. Di questi solo poche decine hanno ottenuto il rimborso e pochissimi, solo i casi più urgenti, hanno ricevuto le cure. A rendere tutto più complicato è il fatto che i pazienti non hanno neppure le cartelle cliniche perché la curatela della società fallita non ne ha autorizzato l’accesso».
Al momento infatti sono stati rimborsati solo 17 pazienti per un importo totale di 20mila euro. Un numero davvero minimo se si considera che solo per quanto riguarda i pazienti in cura a Limbiate, per il momento, sono pervenute 80 richieste di rimborso mentre in 183 vorrebbero proseguire le proprie cure. Sebbene questi dati siano parziali e suscettibili di variazioni, rendono l’idea del numero di persone coinvolte in questa situazione.
«Ringraziamo il sindaco Antonio Romeo – dichiara l’Acli di Limbiate, associazione che ha da settimane sta seguendo da vicino la vicenda aiutando i più anziani – perché, dopo la nostra lettera del 4 gennaio, si è fatto promotore dell’incontro con la Commissione Sanità. Chiediamo che le procedure messe in atto dalle Asst vengano accelerate sia per chi ha richiesto il rimborso integrale dell’importo anticipato sia per chi ha richiesto di avere la prestazione odontoiatrica necessaria».
«Al più presto – aggiunge Giancarlo Fumagalli, socio Acli in cura con Odos al Corberi – serve la pubblicazione di un calendario con tempi definiti. Nella commissione di mercoledì non si è parlato di date per i rimborsi. Si è detto che a marzo ci sarà l’aggiudicazione del servizio odontoiatrico ma solo per un anno, rinnovabile per un altro anno».