L’accoltellatore di Arcore ricoverato in psichiatria: «Mi sentivo spiato»

Avrebbe detto di essersi sentito «spiato» Stefano Teti, l’infermiere 40enne di Barzanò che giovedì mattina ad Arcore ha accoltellato alla testa Nicola Mauri, 47 anni, “colpevole” di avergli chiesto una sigaretta. Ora è ricoverato nel reparto psichiatria dell’ospedale di Monza.
I carabinieri di Arcore
I carabinieri di Arcore Spinolo Massimo

Avrebbe detto di essersi sentito «spiato» Stefano Teti, l’infermiere 40enne di Barzanò che giovedì mattina ad Arcore ha accoltellato alla testa Nicola Mauri, 47 anni, “colpevole” di avergli chiesto una sigaretta. L’arcorese, residente in via Manzoni e noto per qualche disagio psicologico che però non ne ha mai indurito l’indole pacifica, è stato ricoverato in codice rosso all’ospedale di Vimercate ma già poche ore dopo è stato giudicato fuori pericolo con una prognosi miracolosa di soli 15 giorni. Miracolosa perché la lama lo ha colpito alle spalle, alla nuca, lasciandogli uno squarcio profondo che fortunatamente non ha intaccato parti vitali.


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Teti, classe 1974, residente a Barzanò, studente universitario a tempo perso e infermiere all’ospedale di Carate, dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio: ha perso il controllo, prima accoltellato Mauri alla nuca , poi sembra l’abbia picchiato, infine ha chiamato di persona il 112 e ha atteso l’arrivo di ambulanza e carabinieri. «Quando sono passato di lì – ha raccontato un anziano testimone – ho visto l’ uomo sull’auto dei carabinieri. Non opponeva resistenza, ma diceva che avrebbe parlato solo con il magistrato».

Sembra che in suo possesso avesse anche dei testi di giurisprudenza e che in un secondo tempo abbia dichiarato di essersi sentito spiato. Ora si trova nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Gerardo di Monza.

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