È a lieto fine la storia dell’anatra bianca e nera che dalla vigilia di Natale aveva preso casa ad Arcore, nel campo sportivo dell’oratorio maschile. Così, da un giorno all’altro. L’animale è stato catturato sabato dai volontari dell’Enpa dopo l’ennesima scorribanda per le vie del paese, sempre tra l’oratorio e la piazza Pertini, e portato in rifugio a Monza.
Le prime segnalazioni della presenza dell’anatra muta risalgono ai giorni prima di Natale e sulla pagina facebook “Sei di Arcore se” sono state aperte varie discussioni: da chi ha chiesto informazioni a chi temeva per la sua incolumità, fino a chi, dalla società Casati, aveva informato che l’animale si era installato nell’aiuola vicina al campo d’allenamento di calcio e atletica. Al sicuro, quindi. Almeno finché non ha preso a passeggiare nei dintorni, spingendosi fino alla piazza che al mercoledì ospita il mercato.
E sabato 19 gennaio in via San Gregorio, ma fuori dal tratto a senso unico. Qui in tarda mattinata diversi automobilisti si sono fermati per farla risalire sul marciapiede dopo essersela trovata davanti all’improvviso in mezzo alla strada. Così i volontari dell’Enpa già intervenuti, a vuoto, il 10 e 11 gennaio e in contatto continuo con i residenti, hanno organizzato un’altra uscita: una task force di sette volontari, capitanati da Silvia Perego, co-responsabile del settore erbivori, dall’ora di pranzo si è messa al lavoro “armata” di un guadino lungo 3 metri, un’enorme rete parapallone, plaid, un kennel e un bel po’ di cibo. Solo dopo un’ora di ricerche, segnalazioni e inseguimenti, svariati tentativi e brevi fughe, è riuscita nell’intento di catturare il pennuto.
Coperta da un plaid, l’anatra è stata portata al rifugio di Monza in via San Damiano: ora si chiama Holly e vive in un pollaio chiuso con una vaschetta di acqua per il bagno e in compagnia di alcune galline (anche loro arrivate da poco, in fase di ambientamento e in attesa di unirsi al gruppo). Resta il mistero di sapere da dove fosse scappate, ma a breve potrà conoscere le altre anatre mute del rifugio e cominciare una nuova vita in sicurezza.