La droga viaggiava sulla rotta Lissone-Massa Carrara, con i divani. Era stata chiamata non a caso “Divani & Sofà”, un anno fa, l’operazione con la quale i carabinieri della città toscana avevano arrestato quattro persone, tra le quali due fratelli di 36 e 45 anni, residenti uno in Toscana, l’altro a Lissone. Entrambi erano stati indicati dagli inquirenti come i promotori di una presunta organizzazione finalizzata al traffico di droga tra la Brianza e la Toscana.

Lissone: nei guai anche due fratelli e il padre

Ai domiciliari, a Lissone, era finito il padre 73nne, che si sarebbe invece occupato del trasporto dello stupefacente. Una quinta persona, un 63enne di Lissone – che avrebbe avuto un ruolo nel trasporto della droga e nella predisposizione delle auto per occultarla durante i viaggi- era stata colpita dall’obbligo di dimora e una sesta indagata in stato di libertà. La presunta base logistica del traffico era un’azienda che produce divani a Lissone.

Lissone: un anno e mezzo di indagini, sequestrati 800 chili di droga

Venerdì 23 dicembre il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Genova, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, ha condannato in totale a oltre 39 anni di carcere le sei persone coinvolte. In un anno e mezzo di indagini – coordinate dalla Dda di Genova – sarebbe emerso che l’organizzazione sarebbe stata: “impegnata nell’approvvigionamento, anche dall’estero, di ingenti quantitativi di hashish, marijuana e cocaina, che venivano successivamente smerciati in diverse province d’Italia, in particolare quelle di Massa, Lucca, Milano, Monza, Como, Varese e Ravenna“. Nel corso delle indagini sono state arrestate altre 9 persone in flagranza di reato e sequestrati complessivamente 134 chili di hashish, 673 di marijuana e numerose dosi di cocaina.