Inquinamento, ecco le misure antismog in Lombardia: le condizioni per far scattare limitazioni e stop

In vigore dall’1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022 le misure antismog per il miglioramento dell’aria previste da Regione Lombardia che consentiranno i provvedimenti temporanei di 1° e 2° livello in caso di superamento dei limiti di Pm 10 in determinate condizioni. Sospeso fino a fine anno il blocco della circolazione dei veicoli diesel Euro 4.
Monza Inquinamento
Monza Inquinamento Fabrizio Radaelli

Sono entrate in vigore l’1 ottobre le misure antismog per il miglioramento dell’aria previste da Regione Lombardia che consentiranno i provvedimenti temporanei di 1° e 2° livello in caso di superamento dei limiti di Pm 10 in determinate condizioni. Restano in vigore fino al 31 marzo 2022.

In considerazione dello stato di emergenza sanitaria nazionale, al momento fissato fino al 31 dicembre 2021, è sospeso il blocco della circolazione dei veicoli diesel Euro 4, che era stato previsto dall’1 ottobre 2020. Resta la raccomandazione di massima dell’adozione dello smartworking.

“Come ogni anno, dal 1° ottobre al 31 marzo sono attivate, in caso episodi di accumulo del Pm10, le misure antismog temporanee. Tali misure si articolano su due livelli, in base al superamento continuativo del limite giornaliero per il Pm10 (50 mg/m3) registrato dalle stazioni di riferimento”, informa una nota dell’assessorato all’Ambiente di Regione Lombardia.

Le misure di primo livello si attivano dopo 4 giorni di superamento continuativo del limite giornaliero per il Pm10 (50 µg/m3, microgrammi per metro cubo).

Relativamente al traffico, si attivano nei Comuni con oltre 30.000 abitanti e in quelli aderenti su base volontaria in Fascia 1 e 2: previsto il divieto di utilizzo delle autovetture di classe fino a euro 4 diesel, comprese quelle dotati di filtro antiparticolato, dalle ore 8.30 alle ore 18.30.

Per riscaldamento e agricoltura, le limitazioni si applicano a tutti i Comuni delle province interessate dai superamenti continuativi con divieto di utilizzo di generatori di calore domestici a biomassa legnosa, in presenza d’impianto di riscaldamento alternativo, con emissioni inferiori o uguali a 3 stelle; limite a 19 gradi centigradi delle temperature all’interno degli edifici, con tolleranza di 2 gradi.

Altri divieti: tutte le combustioni all’aperto (quelle da residui vegetali, falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio) e per quanto riguarda l’agricoltura, divieto di spandimento dei reflui zootecnici, salvo iniezione diretta o interramento immediato.

Le misure di secondo livello si attivano dopo 10 giorni di superamento continuativo del limite giornaliero per il Pm10 (50 µg/m3). In questo caso è previsto il blocco alla circolazione di tutti i veicoli Euro 4 diesel privati e commerciali, anche se con filtro antiparticolato (Fap).

Inoltre, è previsto il divieto di utilizzo di impianti a biomassa fino a 4 stelle comprese (in tutto il territorio provinciale dove sono attivate le misure).

Rimane valido il divieto di spandimento dei reflui zootecnici come nelle limitazioni di 1° livello e il divieto di combustioni all’aperto. Raccomandato il potenziamentlo dello smartworking.