Ne avrà per sessanta giorni per fratture multiple l’uomo che era alla guida del furgone che martedì 27 febbraio si è incastrato sotto il cassone del camion che lo precedeva in un grave tamponamento sulla Statale 36 nel territorio di Verano Brianza. Quarantanove anni, di Carate Brianza, è stato salvato dai vigili del fuoco di Seregno in posto con quelli di Lissone, che hanno lavorato quasi due ore per riuscire a estrarlo dall’abitacolo del suo mezzo: è stato trasportato in elicottero all’ospedale San Gerardo di Monza e operato.
Un mese di prognosi invece per il sessantenne di Bovisio Masciago che era sul camion Iveco coinvolto nel tamponamento: estratto anche lui dall’abitacolo era stato portato in ospedale a Lecco.
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La polizia stradale intanto è alla ricerca del furgone che, probabilmente per una manovra improvvisa, ha causato l’incidente. A conferma della prima ricostruzione della dinamica infatti il primo camion, un Volvo, avrebbe effettuato una frenata azionando il sistema antitamponamento per evitare un mezzo che procedeva davanti a lui. La frenata ha innescato il tamponamento che ha coinvolto l’Iveco condotto dal bovisiano e per ultimo il furgone del caratese.
L’incidente, avvenuto intorno alle 14.50, ha comportato la chiusura totale della Valassina in direzione nord fino alle 18 con uscita obbligatoria a Como-Erba e poi il transito sulla sola corsia di sorpasso fino alla riapertura completa alle 21
Le pattuglie della Stradale sul posto, due da Seregno e una da Milano, hanno fatto rete con Anas e con i comandi di polizia locale del territorio per avvertire gli automobilisti in arrivo sia attraverso la cartellonistica luminosa sia con auto dei vigili posizionate agli ingressi della superstrada per deviare il traffico e governare la viabilità locale. Gli effetti più pesanti si sono registrati a Giussano e Verano Brianza. Il picco massimo della coda è arrivato fino a Lissone.