In marcia contro Pedemontana Comitati e associazioni a Desio

Appuntamento a Desio. Il Comitato Beni Comuni e Legambiente, decine di associazioni, enti, comitati tornano in piazza per ribadire che “Pedemontana è un’opera inutile, costosa e pericolosa”. Appuntamento domenica a San Giorgio di Desio.

Appuntamento a Desio. Il Comitato Beni Comuni e Legambiente, decine di associazioni, enti, comitati (tra cui i desiani comitati di quartiere San Giorgio, San Giovanni Battista, San Vincenzo, No inceneritore, Cives) tornano in piazza per ribadire che “Pedemontana è un’opera inutile, costosa e pericolosa”.

L’appuntamento è per domenica 22 settembre alle 14.30. Partenza da San Giorgio a Desio, da piazza Carendon. Luogo scelto non a caso, perché a poca distanza, secondo il progetto, sorgerà il maxi svincolo dell’autostrada, già definito “il più grande d’Europa”.

Il corteo, aperto dalla “Banda degli Ottoni”, attraverserà le vie della città e si concluderà in piazza don Giussani, con una serie di interventi e il concerto di tre gruppi musicali: Dodo Verdict, Grammlò e Pornoriviste.

L’obiettivo è di lanciare un messaggio incisivo: “No alla Pedemontana, no alla mobilità fondata sul binomio fallimentare auto-alta velocità, no alle grandi opere inutili e dannose; si alla tutela della salute e del territorio, alla messa in sicurezza di tutte le aree inquinate dalla diossina, ad un’altra mobilità”.

L’autostrada che collegherà Orio al Serio a Bergamo può ancora essere fermata, secondo gli ambientalisti, che lanciano un appello: “Chiediamo ai sindaci del nostro territorio di assumersi le proprie responsabilità e bloccare questo progetto – dice Biagio Catena, referente del Comitato – Qualcuno, come il sindaco di Desio Roberto Corti, è già uscito allo scoperto. Invitiamo anche gli altri amministratori a fare altrettanto e a partecipare alla nostra iniziativa”.

Gli ambientalisti puntano il dito anche contro i costi. “Il tratto brianzolo ci costerà 100 milioni di euro. Con questi fondi si potrebbe invece investire nella mobilità sostenibile”. “Chiediamo lo spostamento dei 5 miliardi di euro stanziati per la Pedemontana su altri progetti, per le scuole, la sanità, la salvaguardia del territorio e la salute” afferma Paolo Conte di Legambiente.

Questi argomenti sono stati presentati anche in Regione. I comitati hanno partecipato, mercoledì, all’audizione della Commissione Regionale Territorio e Infrastrutture. Erano presenti i rappresentanti di Legambiente Desio, Comitati CIVES di Seveso, Desio, Bovisio Masciago e Cesano Maderno, Comitato Beni Comuni, Coordinamento Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile. Hanno illustrato le “anomalie procedurali, le criticità e i rischi per l’ambiente e la salute derivanti dal progetto”. E hanno avanzato le loro richieste: fermare la realizzazione dell’opera alla tratta A (tra lo svincolo di Cassano Magnago sulla A8 e lo svincolo di Lomazzo sulla A9) e le tangenziale di Varese e Como, spostando le risorse economiche destinate alle altre tratte in investimenti di messa in sicurezza del territorio, potenziamento del trasporto pubblico o messa in sicurezza della rete stradale esistente. Non permettere il passaggio dell’autostrada nel Bosco delle querce di Seveso, istituire nuovi parchi regionali.