Ai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza, con sede della Villa Reale, è stata presenta una denuncia sulla scomparsa, in Polonia, del “Grande Omaggio della Brianza”, una composizione di 49 piccole tele realizzate da artisti di fama del calibro di Remo Brindisi e Salvatore Fiume.
Bisogna tornare al 1979 quando l’opera era stata donata da Seregno alla parrocchia di San Floriano in Cracovia, dove Papa Wojtyla aveva iniziato il suo magistero di metropolita che poi lo aveva portato in San Pietro. Fu consegnata nelle mani dell’allora cardinal Francesco Makaski, successore a Cracovia di Karol Wojtyla. Il 24 agosto 1979, era stata rilasciata la dichiarazione di esportazione delle 49 tele dall’ispettorato dell’ufficio esportazioni oggetti di antichità e arte di Milano.
Il dono era avvenuto in occasione di un pellegrinaggio sulle orme di Giovanni Paolo II, in ricordo del concerto di campane fuse dalla famosa fonderia seregnese Ottolina, che la città di Seregno nel 1963, aveva donato alla parrocchia di san Floriano in Cracovia. Per solennizzare l’occasione, “Il Cenacolo del Lambro”, un sodalizio seregnese che si occupava della conoscenza e del recupero della Brianza nei suoi valori socio-culturali, presieduto dal noto critico e scrittore Giancarlo Vigorelli, tramite il segretario Franco Cajani, aveva predisposto la grande opera (217×217 cm), in cui erano raccolte le 49 piccole tele con al centro serigrafata la ”campana maggiore” del famoso concerto.
Tele sulle quali altrettanti artisti di fama avevano dato la loro libera interpretazione. Per citarne solo alcuni: Emilio Alberti, Remo Brindisi, Elvio Becheroni, Alberto Ceppi, Santo Caslini, Bruno Chersicla, Salvatore Fiume, Ermes Meloni, Giorgio Michetti, Ennio Morlotti, Lorenzo Piemonti, Carlo Ramous, Aligi Sassu, Carla Tolomeo, Ernesto Treccani, Franco Vasconi, Ambrogio Vismara, Vittorio Viviani.
Durante una recente visita a san Floriano in Cracovia, un gruppo di pellegrini brianzoli aveva notato che la tela non c’era più. Dopo una serie di verifiche, la curia metropolitana di Cracovia ha risposto che dell’opera si è persa la collocazione.
Franco Cajani, ha così sporto denuncia al Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e in contemporanea interessato e scritto al cardinal Gianfranco Ravasi che in Vaticano è presidente del Pontificio consiglio della cultura e della Pontificia commissione di archeologia sacra.