Il Comune di Seregno cerca fotografi che (gratis) scattino foto all’ex clinica Santa Maria

Fotografi, amatori o professionisti, in grado di realizzare sessioni di scatti nell’edificio dell’ex clinica Santa Maria e di documentare così lo stato di abbandono che caratterizza il comparto da oltre mezzo secolo: li sta cercanod il Comune di Seregno.
L'edificio dell'ex clinica Santa Maria
L’edificio dell’ex clinica Santa Maria

Il Comune di Seregno cerca fotografi, amatori o professionisti, disposti a mettersi a disposizione gratuitamente, per realizzare sessioni di scatti all’interno dell’edificio dell’ex clinica Santa Maria di via Settembrini, acquisito poco più di un mese fa dall’Inps e destinato ad essere abbattuto in estate, per lasciare spazio poi ad un successivo progetto di riutilizzo dell’area. Lo scopo è realizzare un archivio che possa conservare la memoria storica del comparto e documentare il suo stato odierno, dopo più di mezzo secolo di abbandono. Gli interessati a fornire il loro contributo hanno tempo per candidarsi fino a mercoledì 31 marzo. Indicativamente, sarà selezionato un massimo di cinque operatori, il cui curriculum evidenzi una sicura capacità di garantire risultati di elevata qualità artistica e fotografica. L’impegno per ciascuno sarà di produrre quindici scatti in formato jpg, come detto senza alcun compenso. I diritti degli elaborati rimarranno in capo ai loro autori, con l’eccezione della possibilità da parte del Comune di Seregno di un utilizzo per le sue finalità.

Il Comune di Seregno cerca fotografi che (gratis) scattino foto all’ex clinica Santa Maria
L’interno della cappella dell’ex clinica

Per informazioni, occorre contattare il servizio comunale stampa e comunicazione (telefono: 0362/ 263.548), mentre le domande di partecipazione vanno inviate via mail all’indirizzo stampa@seregno.info. «Il 2021 -commenta il sindaco Alberto Rossi- è iniziato con la firma del contratto con cui abbiamo acquisito dall’Inps la proprietà dell’ex clinica Santa Maria e confidiamo che già entro l’estate si giunga alla demolizione del fabbricato ormai fatiscente, anche se, come ho già avuto occasione di ribadire più volte, faremo di tutto per salvare la chiesa che è parte integrante del complesso. Sono passaggi importanti per la nostra città e vogliamo accompagnare questo percorso con una o più iniziative che salvino la memoria del presente e la affidino alla storia collettiva. Confido che i tanti bravi fotografi che normalmente seguono con attenzione le vicende seregnesi sapranno cogliere lo spirito di questo invito e si propongano per essere protagonisti».