Ad una finestra dell’ala nord di Villa Reale un tubo arancione consente di raccogliere e gettare le macerie ritrovate in dieci giorni di pulizia tra le 100 stanze della villa che attendono ancora un restauro. Con una spesa di 10 mila euro il Consorzio ha deciso di intervenire con un’operazione di “repulisti” dopo trent’anni di abbandono.
«Sono state raccolte dieci tonnellate di macerie- spiega il direttore del Consorzio Lorenzo Lamperti- la maggior parte sono scarti di materiale edile accumulato in quelle sale dopo gli interventi di restauro di altre parti della reggia. Poi ci sono resti di moquette, pannelli delle mostre realizzate al Serrone, perfino insegne e parte degli allestimenti delle ultime edizioni della Mia, la Mostra Internazionale dell’arredamento che negli anni Ottanta ha utilizzato questi spazi».
L’intervento di pulizia nei due piani nobili da sempre destinati agli appartamenti degli ospiti più illustri, segue il lavoro di catalogazione in collaborazione con la Soprintendenza, di tutti i pezzi d’arredo ritrovati in queste sale: decine di comodini che arredavano le stanze della servitù nei due piani ammezzati sono stati inventariati e trasferiti in un deposito, così come le testate dei letti, parti di armadiature, panche che abbellivano i corridoi , perfino una collezione di animali impagliati di proprietà dei musei civici. L’intervento di questi giorni può essere un buon segnale: «Ora sarà più facile –conclude Lamperti- proseguire con i rilievi in vista di un progetto di restauro».