In 300 circa, giovedì 22 febbraio sera, hanno ottenuto il pass per il casting del Grande Fratello. Ma l’evento di giovedì sera ha mosso molte più persone: tra ingressi e uscite al Polaris Indian Cafè, in via della Valle, il conto ha sfiorato il migliaio di persone. I partecipanti alle selezioni sono arrivati soprattutto dal territorio, quindi dalla Brianza ma anche dalle province limitrofe (qualche eccezione si è registrata con arrivi da Napoli, Bologna e Parma). In una percentuale quasi analoga nel rapporto tra uomini e donne, i selezionatori hanno visto arrivare soprattutto giovani o giovanissimi. Special guest della serata Mia Cellini, concorrente dell’edizione numero 13.
Come per ogni nuova edizione, la telecamera dei casting è uno spioncino sulle variabili della società. «In tanti anni abbiamo visto l’Italia cambiare – racconta il casting director Lapo Tanelli di Wobinda produzioni (si occupa dei casting per Endemol Italia) -. Oggi si presentano ragazzi di 18 anni che alla prima edizione non erano quasi nati, eppure la forza attrattiva di quest’occhio sa attraversare gli anni». Come è possibile? «Al Grande Fratello tutti hanno una chance, e poi è un programma capace di raccontare persone reali, di far emergere dentro quella casa la natura umana e relazioni autentiche. Qui cerchiamo la realtà, persone che vogliano raccontarsi».