Giro di escort in un’abitazione di Lissone, denunciato il proprietario di 68 anni

I residenti della zona sospettavano si trattasse di spaccio, invece nella casa c'era un giro di escort

Dal via vai continuo di persone il sospetto dei residenti della zona è che in quell’abitazione indipendente, in centro a Lissone si spacciasse droga, Invece i Carabinieri della locale stazione dell’Arma hanno subito sospettato che si trattasse di altro. Che quelle soste, da 15, 30 minuti al massimo, erano per incontri sessuali su appuntamento.

Il giro di escort a Lissone da siti di annunci

Il loro sospetto è stato confermato quando durante alcuni appostamenti nella zona, hanno fermato alcuni “frequentatori” della abitazione i quali avrebbero confermato di aver avuto un incontro a pagamento con una donna che avevano preventivamente contattato telefonicamente, dopo aver rintracciato il numero da vari siti di annunci on-line.

Nei giorni scorsi i militari dell’Arma hanno quindi effettuato l’accesso nell’abitazione. All’interno hanno trovato una 29enne che non aveva alcun titolo formale per dimorare nell’abitazione. La donna avrebbe confermato ai militari di svolgere l’attività di escort grazie all’ospitalità del proprietario di casa, un 68enne lissonese, che, durante le ore diurne – fascia oraria in cui avvenivano gli incontri – evitava di rimanere nell’abitazione.

Le escort sempre diverse nell’abitazione di Lissone

Dalle indagini sarebbe emerso l’utilizzo delle stanze della casa da parte di donne diverse, che si alternavano di tanto in tanto. Per la consapevole concessione all’uso dell’abitazione l’uomo avrebbe percepito dalle donne un compenso economico di circa 100 euro a settimana. Sono quindi emersi profili di responsabilità per il reato di favoreggiamento alla prostituzione secondo quanto previsto, nel 1958 con la cosiddetta “Legge Merlin”, che non colpisce l’attività in sé, bensì chi ne trae un vantaggio economico.

Ed infatti al momento non sono emersi risvolti di natura penale nella posizione della donna rintracciata all’interno, nei cui confronti è stato però proposto l’allontanamento dal comune di Lissone, poiché l’attività costituisce comunque un potenziale pericolo per la salute pubblica, il proprietario di casa è stato invece denunciato in stato di libertà alla Procura di Monza per favoreggiamento alla prostituzione.