Fitto mistero in via I Maggio, a Brugherio: in un’abitazione privata, secondo modalità che non sono note, sono state trovate sostanze speciali che hanno fatto scattare un protocollo straordinario apparentemente destinato ai materiali radioattivi. Nella mattinata di mercoledì, una squadra di tecnici dell’Arpa e di Vigili del fuoco ha raggiunto il residence al civico 24 e si è chiusa in una delle villette che si affacciano sul sentiero interno.
I pompieri erano quelli dell’Unità d’intervento chimico nucleare e del nucleo Nbcr. Su quest’ultimo, il sito ufficiale del Ministero dell’Interno parla chiaro: questi vigili del fuoco entrano in azione «quando esiste un fondato pericolo di contagio da sostanze nucleari, biologiche, chimiche o radiologiche che potrebbero provocare gravi danni a persone, animali o cose».
A dire il vero mercoledì mattina mentre il team di specialisti dell’Arpa si preparava a entrare nel residence il clima non sembrava quello delle situazioni difficili o pericolose. Gli animi sembravano concentrati ma distesi. I tre esperti dell’agenzia regionale di protezione ambientale hanno portato con loro tre valigette con la strumentazione necessaria. Tra loro parlavano di Teletector che, da una semplice ricerca, viene definito uno strumento per misurare le radiazioni dei fotoni (raggi Gamma e raggi X) e per rilevare radiazioni Beta.
Secondo le pochissime informazioni trapelate sulla questione, avvolta dal più stretto riserbo per non creare allarmismi, mercoledì sarebbero stati prelevati dei campioni della sostanza sospetta sull’analisi della quale però non si conoscono dettagli. Lo stesso sindaco Marco Troiano non ha fornito informazioni. Sembrerebbe che gli stessi residenti ignorino i motivi dei rilievi di mercoledì. Così almeno dichiarava mercoledì una donna che usciva dal cancello. Si attendono gli esiti delle analisi che serviranno a pianificare le modalità di smaltimento.