Potrebbe essere il bottino di furti in appartamento avvenuti a Monza e in Brianza: si tratta in particolare di numerosi orologi, anche di pregio, e vari telefoni cellulari. Li hanno trovati gli agenti della Polizia di Stato di Monza, Squadra Mobile, durante una perquisizione in un appartamento di Melzo dove risultavano essere domiciliati alcuni cittadini albanesi: si tratta di 3 ventottenni.
Gli agenti hanno anche rinvenuto arnesi da scasso: nel dettaglio due flessibile per tagliare il metallo, un divaricatore idraulico per divellere le porte blindate, tre piedi di porco, brugole, guanti e due apparati ricetrasmittenti di bassa frequenza per comunicare tra di loro, un trapano elettrico alimentato a batteria, tutto materiale verosimilmente utilizzato per compiere dei furti.
I tre stranieri sono stati condotti in Questura a Monza per approfondire anche le loro identità visto che al momento del controllo avevano esibito passaporti albanesi «con generalità “pulite”» dicono dalla Questura, mentre alla successiva comparazione delle impronte digitali con il sistema AFIS, effettuata presso il locale Gabinetto provinciale della Polizia Scientifica, risultavano, con altre generalità, e già noti per vari furti in abitazione. Non solo: erano già stati espulsi con accompagnamento alla frontiera nel mese di ottobre 2021.
Ciò nonostante avrebbero fatto ritorno in Italia stabilendosi tra le province di Milano e Monza e della Brianza per questo motivo i tre sono stati tratti in arresto oltre che indagati anche per il reato di ricettazione della refurtiva sequestrata per la quale sono in corso accertamenti volti ad individuarne la provenienza.
Dall’esame dei passaporti esibiti al momento del controllo, dicono dagli uffici della Questura, è emerso, come già riscontrato altre volte che i tre cittadini albanesi, una volta rimpatriati dall’Italia verso la metà di ottobre 2021, dopo meno di un mese avrebbero ottenuto dei nuovi passaporti albanesi (autentici, come riscontrato dal Consolato della Repubblica di Albania a Milano, seppur riportanti generalità diverse da quelle con le quali erano stati rimpatriati) con i quali già il 21 novembre 2021 facevano rientro in area Schengen passando dall’Ungheria e quindi tornavano in Italia.
L’arresto è stato convalidato con un rito direttissimo presso il Tribunale di Milano e i tre sono stati di nuovo accompagnati presso l’Ufficio Immigrazione di Milano per l’espulsione dal territorio nazionale.